Chi ha visto la partita in Tv, più di chi stava allo stadio, ha notato che durante l’esecuzione dell’Inno d’Italia, prima dell’inizio di Ternana-Pescara, la base musicale e la voce del basso ternano Nicolò Lauteri non erano in sincro. Inoltre la voce di Lauteri , pur potente come ben sappiamo, è rimasta “nascosta” dal volume della musica.
Ci sono stati evidenti problemi tecnici. Il cantante infatti non sentiva la base, con le casse acustiche rivolte verso gli spalti, e non aveva alcun ritorno in cuffia.
Il tutto reso ancora più proibitivo dal frastuono creato dai tifosi, che non c’erano quando si sono svolte le prove del pomeriggio.
Nicolò Lauteri si limita a commentare dicendo “di aver trovato delle difficoltà a portare a termine l’inno”. Evita polemiche.
Un peccato perché di certo non capita tutti i giorni cantare l’Inno di Mameli in una diretta televisiva, da uno stadio e prima di un evento così atteso. Con centinaia di migliaia di persone che ti stanno vedendo. L’esito doveva essere diverso. Nicolò, non lo scopriamo certo noi, è bravissimo e non sono sue le colpe.