L’ex ministro della sanità Beatrice Lorenzin è stata oggi a Terni per una iniziativa elettorale del Partito Democratico.
La Lorenzin è stata anche all’ingresso dell’ospedale di Terni dove ha incontrato la stampa e simpatizzanti del partito.
“Sono qui per testimoniare un fatto che per noi la sanità è top-agenda e chi più di un ospedale covid (come quello ternano ndr) piò dimostrare lo stress che hanno avuto le nostre strutture in questi due anni di pandemia e quanto dobbiamo ancora stare attenti. Per questo ospedale chiediamo che ci sia un investimento sul fondo sanitario nazionale, vogliamo che riprenda a lavorare in modo ordinario , che le liste di attesa vengano ridotte se non dimezzate e possa partire (in tutte le regioni) il piano di assunzioni che avevamo previsto in sede di legge di bilancio. In questa provincia mancano i medici di famiglia, mancano gli infermieri e per questo bisogna assumere con contratti a tempo indeterminato, valorizzare le professioni e aumentare i salari con il nuovo contratto. Questo è un impegno che il Partito democratico aveva già preso , poi purtroppo è caduto il governo ma siamo in prima fila per dire che la sanità non va dimenticata e non deve diventare la cenerentola dell’agenda del governo italiano”.
La Lorenzin ha ribadito che la flat tax, qualora venisse applicata , “non ci garantirebbe il sistema di welfare , un conto è lavorare sul fisco, un altro conto è tagliare il cuneo fiscale ma tagliare le tasse in modo piatto significa che non solo rinunciamo al servizio sanitario nazionale ma rinunciamo anche alla scuola pubblica e, probabilmente, a un pezzo delle nostre pensioni”.
L’ex ministro ha poi attaccato Giorgia Meloni su covid e 194: “mi chiedo cosa intende fare sulla quarta dose , cosa farà se ci dovesse essere una nuova ondata, che misure prenderà visto che ha già detto che le misure adottate da Speranza non vanno bene. Ecco, io difendo l’operato del ministro (Speranza ndr) rinnegare il percorso fatto in questi due anni significa anche dimenticarsi dei sacrifici fatti da medici, infermieri, operatori sanitari che sono morti sul campo per difenderci”.
Quanto alla legge 194 la Lorenzin ha detto che “va difesa , va attuata e nello stesso tempo va fatta tanta prevenzione”. Ha definito l’ascolto del battito del feto alla donne che vogliono interrompere la gravidanza “una forma di crudeltà assoluta” e sull’uso della pillola “Umbria e Marche dopo anni di sperimentazione tornano indietro per rendere più complicato l’accesso a queste misure”.
Infine un “consiglio” all’assessore regionale alla sanità Luca Coletto “che conosco bene – ha detto la Lorenzin – il modello (Veneto ndr) che era molto efficiente 15 anni fa ora sta scricchiolando , c’è paura di privatizzazione e che i cittadini siano costretti a pagare di tasca propria per accedere alla diagnostica o alla terapie, direi di non fare in Umbria gli stessi errori che sono stati fatti su”.