Beniamino Zuncheddu è innocente.
Dopo 33 anni trascorsi in carcere i giudici della Corte di Appello di Roma, al termine del processo di revisione, hanno assolto l’ex allevatore dall’accusa di essere l’autore della strage di Sinnai, in provincia di Cagliari, avvenuta l’8 gennaio 1991 in cui morirono tre pastori e una quarta persona rimase gravemente ferita.
I giudici hanno revocato l’ergastolo facendo cadere le accuse per Zuncheddu con la formula “per non avere commesso il fatto”.
La sentenza, dopo una camera di consiglio durata alcune ore, è stata accolta con emozione dai tanti presenti in aula, moltissimi arrivati dalla Sardegna che hanno applaudito per alcuni instanti dopo la lettura del dispositivo. In aula lo stesso Zuncheddu per il quale i giudici capitolini, il 25 novembre scorso, avevano sospeso la pena facendolo tornare in libertà. ZUncheddu era stato condannato all’ergastolo.
“Per me è la fine di un incubo”, le sue prime parole. Di recente aveva anche scritto una lettera al Papa.