È sempre Terni il tema di confronto più aspro fra maggioranza e opposizione. L’ultimo scontro va in scena sul finanziamento annuo di 150 mila euro che la regione ha assicurato in questi al conservatorio ternano.
A difesa della maggioranza sono scesi in campo i consiglieri ternani del Pd Francesco Filipponi e Maria Grazia Proietti.
“Il centrodestra che oggi fa gli emendamenti alla legge di bilancio regionale di assestamento sul Briccialdi per 150 mila euro, (salvo poi votarli con la metà dei propri consiglieri presenti) si dimentica di far notare che sul bilancio di previsione regionale per il 2025, votato dall’assemblea legislativa il 4 novembre 2024 alla fine della scorsa legislatura, non aveva previsto un euro per questo anno, così come invece era stato fatto negli esercizi precedenti la statalizzazione – affermano i due consiglieri Pd – La maggioranza di centrosinistra in Regione più che raddoppia la cifra di 150 mila euro, garantisce infatti per 300 mila euro il cofinanziamento per la nuova sede al centro multimediale, nel rispetto degli atti conseguenti al decreto 338 del Ministero dell’Università, grazie alla legge regionale di assestamento che cofinanzia appunto l’uso dei fondi europei, anche a ciò destinati. Inoltre proprio in questi giorni la Regione sta chiudendo un accordo per 60 mila euro per i dottorati di ricerca del Briccialdi. Ancora mette a disposizione le borse di studio e le agevolazioni per gli studenti. Ricordiamo da già consiglieri comunali di Terni, inoltre che fu il gruppo consiliare comunale del PD nel 2023 a proporre e poi far approvare un atto di indirizzo, collegato al documento unico di programmazione comunale per far partecipare il Briccialdi al bando ministeriale per le nuove sedi dei conservatori, bando poi aggiudicato dall’Istituto. Ancora va ricordato che il centrosinistra, in regione fin dal 2017, ha garantito ogni anno 150 mila euro di contributo straordinario per accompagnare la statalizzazione. Lo stesso ha fatto il centrosinistra comunale di Terni con la giunta Di Girolamo, che ha garantito oltre un milione ogni anno fino al 2016, e poi 700 mila euro annui al Briccialdi, nel 2017 e 2018”.
I consiglieri di opposizione replicano a stretto giro di posta
“Per provare a giustificare l’ennesimo attacco alla cultura e l’ennesimo scippo a danno dell’Umbria del Sud in generale e della città di Terni in particolare, i due esponenti PD – spiegano i consiglieri di centrodestra – compiono delle vere e proprie alchimie contabili, confondendo poste di bilancio, tempistiche e finalità. Rimangono però i dati di fatto e i numeri: la Giunta Proietti ha tagliato i 150mila euro che la Regione erogava per il sostegno alle attività dello storico Conservatorio ternano e ha semplicemente confermato il contributo di 300mila euro che la Giunta Tesei, con delibere n. 732 del 17 luglio 2023 e n. 535 del 5 giugno 2024, aveva destinato all’Istituto per l’edificazione del proprio Campus. Fondi tra loro non sovrapponibili poiché i primi, quelli cancellati, finalizzati a sostenere la vita culturale del Briccialdi, i secondi, quelli confermati, alla realizzazione di un’opera infrastrutturale. Nessun raddoppio di fondi, dunque, come incredibilmente sbandierato dai due consiglieri di maggioranza. Che non ci sia alcuna reale intenzione di destinare risorse all’Istituto musicale di Terni lo dimostra il fatto che l’attuale maggioranza a guida PD, in sede di approvazione della legge di assestamento, ha respinto l’emendamento presentato dai consiglieri di centrodestra per continuare a garantire il contributo di 150mila euro, erogato ogni anno nella precedente legislatura.”
“A peggiorare ulteriormente il quadro – proseguono i consiglieri di minoranza – è intervenuto anche l’assessore al Bilancio e alla Cultura Tommaso Bori, che prova maldestramente a camuffare un taglio con una manovra propagandistica tanto evidente quanto inutile. Richiamare la statalizzazione del Briccialdi, percorso avviato e sostenuto con forza proprio dalla precedente Giunta regionale, non può in alcun modo giustificare l’eliminazione del contributo ordinario da 150mila euro, che serviva a finanziare l’attività didattica e culturale dell’Istituto. Nessuno nega l’importanza del finanziamento per il nuovo Campus, che infatti era stato già deciso e stanziato dalla Giunta Tesei: ma una cosa è sostenere le opere infrastrutturali, altra cosa è garantire la continuità della vita culturale e formativa del Conservatorio, che ora rischia seriamente di essere compromessa. La narrazione dell’assessore Bori – sottolineano – è tanto autocelebrativa quanto scollegata dalla realtà dei numeri e dei documenti ufficiali”.
Nelle polemiche si inserisce anche il gruppo territoriale del Movimento 5 Stelle.
“A chi agita lo spauracchio di una “Terni penalizzata” dalla Regione ricordiamo che – si legge in una nota – il Conservatorio “Francesco Morlacchi” di Perugia, statale da decenni, non riceve alcun trasferimento fisso dalla Regione; lo stesso vale per la quasi totalità degli istituti AFAM statalizzati in Italia. Pretendere che solo Terni continui a incassare un assegno automatico significherebbe creare un privilegio ingiustificato e privo di copertura normativa”.