Si torna a parlare delle multe che le guardie giurate volontarie hanno comminato tempo fa ai cacciatori. L’occasione è data dalla richiesta della Provincia di Perugia alla Regione Umbria di revocare quelle sanzioni. La questione era stata sollevata a suo tempo dal consigliere regionale Emanuele Fiorini che vi torna con una propria nota.
“Apprendo con piacere, scrive, che anche la Provincia di Perugia chiede alla Regione di revocare le sanzioni emesse dalle guardie giurate volontarie non autorizzate all’esercizio svolto prima del 2 ottobre 2018. Anche se a mio avviso sarebbero contestabili pure quelle successive a tale data.
Mi sono battuto in Regione, con esposti ed interrogazioni, per l’annullamento dei verbali amministrativi e dei sequestri di fucili e cartucce fatti dalle guardie venatorie volontarie senza il dovuto decreto. Quasi un anno fa in Consiglio Regionale, ricorda Fiorini, tramite un’interrogazione e successivamente durante una seduta della Terza Commissione Regionale avevo detto che “tutte le sanzioni pecuniarie elevate fino a questo momento sono, di fatto, nulle e la Regione Umbria dovrà rimborsare i cacciatori fatti oggetto dell’attività accertativa e sanzionatoria. Paradossale il fatto che solamente lo scorso ottobre del 2018, quindi, successivamente ai miei atti ufficiali, le interrogazioni in Assemblea Legislativa Regionale, le richieste di audizione in Commissione e gli esposti alla Procura, il presidente del WWF di Perugia Sauro Presenzini si sia deciso ad avviare tutte le pratiche per procurarsi tale decreto, come dimostrano gli atti ufficiali presentati dalla Provincia di Perugia”. Già allora parlavo di vessazioni nei confronti dei cacciatori umbri con ingiustificati abusi di potere. Quei cacciatori che con passione, diligenza e nel rispetto del regolamento praticano l’attività venatoria. Sono soddisfatto, conclude il consigliere Fiorini, che anche altri, ora, si stiano adoperando per risolvere questa situazione, perché l’unione fa la forza”.