La giunta della Camera di Commercio di Terni ha deciso di ricorrere al Tar per evitare l’accorpamento con quella di Perugia.
Con un decreto del ministero dello sviluppo economico del febbraio 2018, infatti, è stata istituita la Camera di Commercio dell’Umbria, con sede a Perugia, ed è stato nominato un commissario ad acta nella persona del segretario generale della Camera di Commercio di Perugia, Mario Pera.
Con avviso del 1 marzo 2018, inoltre, è stata avviata la procedura per la costituzione del Consiglio della Camera di Commercio dell’Umbria, le cui candidature, fra l’altro, dovevano pervenire entro il 10 aprile scorso.
Gino Venturi, segretario della provinciale della UIL, che nei giorni scorsi aveva sollevato la questione della spoliazione di importanti centri decisionali che ha subito e sta subendo la città di Terni ha condiviso la decisione della giunta della Camera di Commercio di Terni.
“La UIL plaude alla Giunta della Camera di Commercio di Terni che decidendo di ricorrere al TAR contro l’accorpamento con quella di Perugia, ha dato un primo forte segnale contro la spogliazione di Terni – scrive Venturi in un post sul suo profilo facebook.Auspichiamo che ora le Istituzioni Locali e i Parlamentari Umbri facciano la loro parte promuovendo anche le necessarie modifiche normative che consentano l’agibilità finanziaria piena delle Camere di Commercio della grandezza come quella di Terni.
La UIL di Terni, da parte sua, – conclude Venturi – continuerà l’attività di sensibilizzazione e di contrasto contro la “politica del carciofo” con cui, poco alla volta, si sta portando avanti un poderoso disegno di impoverimento del nostro territorio privandolo di importanti centri decisionali.”