“Gli immigrati ci sono e il problema va affrontato.Per fortuna esistono leggi e finanziamenti internazionali che servono ad affrontare questi problemi e non possono essere utilizzati in altro modo. Questo è un punto di chiarezza che noi dobbiamo fare.”
Ce lo ha detto Francesco Camuffo, Presidente di Arci provinciale, rispondendo a una precisa domanda sui famosi 35 euro destinati alle associazioni per l’accoglienza di un immigrato sul nostro territorio. E’ un tema molto sentito in questo momento e sul quale si sviluppa una polemica, a volte brutale.
“Se il Comune di Terni – aggiunge Camuffo – decidesse di prendere i soldi che gli arrivano dal Ministero e quindi anche dalla Comunità Europea e di farci un’altra cosa, questo non è possibile. Dobbiamo dire con molta chiarezza che questa è una vera bugia, una fake new.Non si possono togliere quei 35 euro , per risparmiarli e farci un’altra cose. Quelle risorse, che sono anche ingenti rispetto al passato, sono risorse, tra l’altro, che ricadono interamente nel nostro territorio, nei supermercati, negli affitti delle case,negli operatori che lavorano, in tutte le faccende che riguardano l’accoglienza, quindi sono soldi che vengono da fuori e rimangono nel nostro territorio.”
LA PAURA
“La paura che è stata alimentata in questi anni, soprattutto dai mezzi di comunicazione che non fanno bene il loro mestiere – sostiene Camuffo – ha fomentato sentimenti del tutto irrazionali ma, se noi analizziamo i fenomeni per come sono nella realtà, dobbiamo dire che i dati delle prefetture e del ministero dell’interno ci parlano da anni di un calo costante dei reati nel paese e nel nostro territorio. Accanto a questi dati però c’è un sentimento di paura crescente relativo a criticità come lo spaccio che è finito nelle mani di alcune mafie e questo è un problema che va affrontato.Però vogliamo riportarlo a una questione razionale per risolverlo.Quindi, se la questione è la paura percepita, la risposta è sì più guardie, più polizia ma soprattutto più cultura, più conoscenza.Dobbiamo dire con chiarezza che chi commette reati va perseguito, qualsiasi sia il colore della pelle,poi c’è un processo che va costruito rispetto a comunità che stanno cambiando.”
IL PERMESSO DI SOGGIORNO EUROPEO
Detto che è crollato il numero dei salvataggi in mare dei migranti nell’ultimo anno “perché con gli accordi firmati dal precedente ministro dell’interno sono stati rinchiusi tutti nei cosiddetti Hot Spot della Libia, che sono dei veri e propri lager”, Camuffo aggiunge “questo flusso di migranti, che riguarda una rivoluzione demografica mondiale, come può essere gestito? Noi abbiamo una idea molto semplice, occorre un permesso di soggiorno europeo e la garanzia di salvataggio delle vite umane.” Superare dunque il trattato di Dublino che impone la richiesta di asilo nel Paese di prima segnalazione e riconoscimento.
PRIMA GLI ITALIANI? L’ATTACCO AI SOCIAL
“Prima di cosa, quali italiani – afferma Camuffo – Terni testimonia di essere una città che è vissuta del fenomeno dell’immigrazione, qui la questione è prima il lavoro.Pure quelli che sbarcano qui non vogliono rimanere qui , vogliono andare dove c’è il lavoro. Quindi la battaglia deve essere per coniugare il tema dello sviluppo con il tema dell’immigrazione perché se passano le merci, ed è giusto e sacrosanto, anche le mani che hanno prodotto quelle merci possono passare insieme.Il tema – prima gli italiani – è una vera bufala.Dobbiamo fare attenzione a non andare appresso a tutte quelle notizie che passano sui social. In questi giorni sulle pagine (Facebook, n.d.r.) di alcune testate, come Terni in Rete, si è visto l’impossibile. Trovo che i social stanno diventando in questo momento come i bagni pubblici:ognuno va, scrive qualsiasi schifezza che gli viene in mente.Dobbiamo ricondurre il dibattito a degli elementi di razionalità altrimenti c’è un pericolo effettivo di violenza, di aggressività e di paura.”
IL RAPPORTO CON IL SINDACO E LA NUOVA GIUNTA.
“Massimo rispetto per le persone e per l’impegno che dovranno mettere nel risolvere i problemi di questa città.Noi siamo portatori di alcuni servizi del Comune di Terni.Abbiamo l’esperienza necessaria, siamo pronti a vederci in modo trasparente e a capire che cosa si può fare.”
LA SPILLA DI NELSON MANDELA
Tutto il ragionamento era nato dalla richiesta di ARCI, avanzata a sindaco e consiglieri comunali, di indossare una spilla di Mandela, in occasione dei 100 anni dalla nascita del leader sudafricano.
“Chi sta dalla parte della lotta all’apartheid, prima, e al razzismo è dalla nostra parte, chi non si degna di mettere questa spilletta per noi è dall’altra parte della sponda.”
LA NOTIZIA DI IERI SULLA RICHIESTA DI ARCI A SINDACO E CONSIGLIERI COMUNALI DI INDOSSARE LA SPILLA RAFFIGURANTE NELSON MANDELA.
https://terninrete.it/Notizie-di-Terni/arci-al-sindaco-e-ai-consiglieri-comunaliindossate-la-spilla-di-nelson-mandela-475549