Nella riunione di ieri del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica si è affrontata la questione della commercializzazione della cosiddetta cannabis light oggetto di una sentenza (restrittiva) della Corte di Cassazione che ne vieta “la vendita o la cessione a qualunque titolo dei prodotti derivati dalla coltivazione della cannabis come l’olio, le foglie, le inflorescenze e la resina, “che non rientrano nell’ambito di applicazione della legge 242 del 2016 sulla promozione della coltivazione e della filiera agro-industriale della canapa, salvo che – aggiunge la Cassazione – tali prodotti siano in concreto privi di efficacia drogante.”
Nella provincia di Terni sono 91 i negozi sorti in questo settore, di questi soltanto 4 interessati alla vendita esclusiva di derivati e infiorescenze della canapa.
“In considerazione delle finalità previste dalla legge 242/2016 e delle indicazioni in tal senso fornite dal Ministero dell’Interno – è scritto in una nota dell’ufficio stampa della Prefettura – è stato concordato di avviare, nell’ambito del Piano coordinato di controllo del territorio, una compiuta attività di vigilanza volta a verificare la presenza di eventuali irregolarità derivanti da un abusivo commercio del prodotto.”