Botta e risposta sul costo del biglietto di ingresso nell’area archeologica di Carsulae fra le opposizioni e il vice sindaco di Terni, Andrea Giuli.
Da quando l’area è stata riaperta al pubblico , il prezzo del biglietto è unico per tutti e non prevede sconti, né sono previsti ingressi omaggio per i ternani (come alla Cascata delle Marmore).
I partiti di opposizione parlano di “prima i ternani” . molto caro alla giunta leghista, ma solo come slogan.
“Registriamo che anche per la vicenda dei nuovi biglietti di ingresso a Carsulae, lo slogan prima i ternani, tanto caro alla giunta leghista di Terni, sia solo vuota retorica, propaganda senza un briciolo di attuazione. La riapertura del sito archeologico di Carsulae per i cittadini di Terni e di San Gemini ha voluto dire – scrivono in una nota i consiglieri comunali del Partito Democratico del Movimento Cinque Stelle, di Senso Civico e di Terni Immagina – il pagamento del biglietto a prezzo pieno, al pari di ogni visitatore. La gratuità e venuta meno in nome di disposizioni nazionali addotte dal Polo Museale e avallate dall’assessore alla Cultura e al Turismo Giuli. Non è vero che fosse obbligatorio un prezzo pieno, si poteva contrattare un biglietto ridotto, come avviene in tante parti di Italia. Avremmo sostenuto e sosterremo questa battaglia, anche per garantire ai gestori del polo di avere risorse per poter garantire la manutenzione del sito e l’occupazione dei lavoratori.
Ciò che non riteniamo accettabile è che non sia stato svolto un tentativo per la riduzione ma si sia fatto ricadere sui ternani per l’ennesima volta il costo della inattività amministrativa.
5 euro a persona rendono impossibile per le famiglie ternane un uso abituale del parco archeologico di Carsulae come area verde e sono un prezzo eccessivo anche per le esigenze del sito e occupazionali.
Ci spiace che il vicesindaco non abbia lavorato su questa problematica e ci auguriamo che almeno nei prossimi incontri con il Polo Museale recuperi”.
“Alla luce di quanto avvenuto a Carsulae – concludono i consiglieri di Pd, M5s, Senso CIvico e Terni Immagina – siamo preoccupati che a breve anche la Cascata delle Marmore si trasformi l’ingresso gratuito a ingresso a pagamento intero per i residenti, tanto più che in quel caso, allo stato, non esistono neanche le stesse esigenze di Carsulae.
Chiediamo all’amministrazione di accantonare gli slogan vuoti e di parte e di fare – attraverso impegno e dedizione – realmente gli interessi dei Ternani”.
Tirato per la giacca, a stretto giro è arrivata la replica del vice sindaco Andrea Giuli.
“Sono subito intervenuto per cercare una sollecita soluzione di mediazione, inviando una Pec in tempo reale al direttore della Direzione regionale musei (ex Polo museale dell’Umbria), dottor Pierini, il giorno 4 giugno scorso, e convocando nelle stesse ore in videoconferenza sia i gestori privati del Centro di Documentazione e visita di Carsulae, Vivaticket, sia la direttrice dell’area archeologica, dottoressa Casciarri.
In questa stessa riunione – replica il vice sindaco Giuli – ho fatto presente l’indifferibile esigenza di un biglietto ridotto e diversificato per i residenti o, altrimenti, l’adozione di una sorta di Card a prezzi modici per l’ingresso.
Ricordo che la Direzione regionale musei ha di fatto intimato, con lettera formale di fine febbraio 2020, al Comune di Terni di adeguarsi alle normative comunitarie e ministeriali che impongono il pagamento per l’ingresso nelle aree archeologiche e nei luoghi della cultura statali (come lo è Carsulae) anche per i residenti, peraltro senza alcuna espressa differenziazione tra residenti e forestieri. Già in quel periodo, ho subito avviato le interlocuzioni del caso con il Polo museale. Subito dopo, il lungo blocco dovuto all’emergenza Covid-19 ha interrotto e ritardato le soluzioni. Il 2 giugno scorso, alla riapertura dell’area archeologica nella data individuata dalla Direzione regionale musei, quest’ultima ha inteso immediatamente applicare l’ingresso intero anche per i residenti. Questi i fatti. Da qui, la mia immediata presa di posizione e l’avvio di trattative subitanee con la Direzione stessa per applicare, in attesa di una futura card unica che magari comprenda anche la fruizione di altri siti, un biglietto ridotto di 3 euro per i residenti che volessero entrare a Carsulae.
Proprio in queste ore ci giungono positive notizie in tal senso dalla Direzione regionale musei e siamo in attesa del benestare del Mibact. La mia azione, a tutela di un più equo trattamento per i residenti, è stata dunque subitanea, mediante atti e incontri formali.”