Siamo in vacanza in Umbria. Con mia moglie viaggiamo per 30 chilometri e ci prepariamo per una visita entusiasmante alla Cascata delle Marmore. Ma troviamo una coda di un centinaio di metri per acquistare il biglietto e una signora che dice ai visitatori che vi sarà una coda altrettanto lunga per salire sulla navetta di ritorno che porta al belvedere superiore, dove siamo noi.Altrimenti più di 600 gradini. In salita.
Mascherine portate dalla metà delle persone e distanziamento che lascia a desiderare. D’altra parte siamo in coda e in coda ci si sorpassa, siamo in Italia.
Decidiamo che la salute vale di più di una escursione. Rinunciamo, facciamo altri 30 chilometri e siamo a Spoleto.
Ottima scelta in tutti i sensi.
Questo il testo di una lettera inviata a Repubblica da un lettore che è stata pubblicata nell’edizione cartacea di sabato 22 agosto.
Titolo: “Marmore, la Cascata può attendere”.