“Il rafforzamento dei Centri di formazione professionale rappresenta una opportunità ed una condizione necessaria per favorire l’occupabilità”: lo ha detto il vice presidente della Giunta regionale dell’Umbria e assessore alle politiche del lavoro e formazione professionale, Fabio Paparelli, intervenendo oggi a Terni alla inaugurazione dell’anno formativo 2016-2017 dei Centri pubblici di formazione professionale di Terni, Narni e Orvieto. Presenti anche il direttore regionale al lavoro e alla formazione, Luigi Rossetti, e il dirigente alla formazione e mercato attivo del lavoro della Regione Umbria, Adriano Bei.
Secondo il vice presidente Paparelli “la formazione professionale assume un ruolo crescente in un contesto come quello attuale, nel quale sono richieste dal mercato del lavoro competenze sempre più professionali, capacità e attitudini specifiche. Da qui l’importanza dei Cfp che si propongono – ha aggiunto Paparelli – di trasferire e adeguare le competenze richieste dal mondo del lavoro a coloro che saranno i neo assunti dalle aziende, con ciò raggiungendo il duplice obiettivo dell’inclusione sociale e di assolvimento dell’obbligo scolastico in modo complementare rispetto all’azione svolta dal sistema ordinario dell’istruzione. E’ per questo – ha sottolineato – che la Regione Umbria ha investito e continua ad investire sulla formazione professionale Importanti risorse impiegate che per il 2016 ammontano a quasi a 3 milioni e mezzo di euro, di cui oltre 2 milioni derivanti dal Fondo sociale europeo, circa 800 mila dal Fondo Garanzia giovani e la restante quota derivante da risorse statali”.
“Nonostante la crisi economica – ha spiegato Paparelli – il numero degli allievi occupati a 5 mesi dal conseguimento della qualifica si attesta intorno al 60% e di questi circa il 25% trova occupazione nelle aziende dove ha fatto il tirocinio. Si tratta quindi di una prospettiva occupazionale concreta che viene offerta a quei giovani che non hanno concluso il percorso scolastico e che scelgono di fare un mestiere”.
“Nel 2016 – ha concluso Paparelli – sono stati 458 gli allievi che hanno frequentato i Centri, suddivisi in 44 corsi, che hanno coinvolto anche le sette Agenzie formative partner dei Cfp (Università dei Sapori, SFCU, Confartigianterni, Moda e Cultura, Ecipa Umbria, Consorzio Futuro, API Form ndr), mentre sono state 200 le aziende interessate nelle attività di stage con tirocini formativi. All’interno della programmazione gli stage nelle aziende in questi anni ha assunto sempre maggior rilievo in quanto, grazie a questa modalità, i giovani possono entrare nel vivo della realtà aziendale ed acquisire sul campo le conoscenze e le esperienze professionali necessarie”.
Infine, Paparelli ha ricordato come i dati sulla dispersione scolastica , che si attesta al 18,2%, fanno dell’Umbria la regione più virtuosa nella lotta a questo fenomeno.