Francesco Manuel Bongiorno è un corridore della Sangemini MG.Kvis Olmo Vega. Il ventiseienne corridore calabrese, negli ultimi anni nelle file della Bardiani-Csf, è reduce da una stagione sfortunata che ha rischiato di porre drasticamente fine alla sua carriera. A stagione già in corso è arrivata la chiamata della Continental italiana diretta da Angelo Baldini.
Francesco Manuel Bongiorno era passato al ciclismo professionistico come uno degli scalatori più interessanti emersi nella categoria under 23 tra il 2010 e il 2012, vincendo un tricolore e classiche come la Ruota d’Oro e il Palio del Recioto. Nel 2013 aveva cominciato la sua avventura tra i pro con la Bardiani, confermando le sue buone qualità. Nella prima stagione è arrivato secondo alla Tre Valli Varesine e quinto al Giro dell’Emilia. Al Giro d’Italia 2014, poi, va vicinissimo alla consacrazione definitiva: è sul punto di giocarsi la vittoria sul mitico Zoncolan, quando un uomo a bordo strada rischia di mandarlo a terra, compromettendo così il suo risultato finale (è terzo sul traguardo). Era andato bene anche al Giro 2015, secondo a Verbania in una tappa vinta da Philippe Gilbert. Assai altalenante l’ultima annata, costellata di problemi fisici e senza quella continuità necessaria per brillare.
Ora la chiamata della Sangemini MG. Kvis Olmo Vega, team che domenica prossima prenderà parte all”edizione numero 40 del Gran Premio Industria & Artigianato che si correrà a Larciano con Bongiorno che sarà il capitano della squadra. Alla corsa è prevista la partecipazione di ben sette formazioni World Tour con corridori del calibro di Vincenzo Nibali, Franco Pellizzotti, Giovanni Visconti, Stefano Pirazzi, Rigoberto Uran, Maxime Belkov, Daniele Bennati, Carlos Betancur, Adriano Malori, Filippo Pozzato, Valerio Conti e Przemyslaw Niiemic.
Il percorso misurerà 199.2 chilometri e sarà caratterizzato da due circuiti da ripetere quattro volte ciascuna. Si inizierà con 4 giri da 22.3 chilometri sostanzialmente pianeggianti, nel finale invece sarà affrontata per quattro volte la salita del San Baronto con l’ultimo passaggio ad appena 6 km dall’arrivo.