I COBAS della scuola – si legge in una nota – ritengono che la vaccinazione debba essere lasciata alla libera scelta dei lavoratori considerato che rappresenta uno strumento per combattere la pandemia, in una situazione determinata da decenni di tagli alla sanità.
I Cobas ritengono assolutamente inaccettabile l’obbligo vaccinale per il personale scolastico: chi non è ammesso a scuola per mancanza del “lasciapassare” ovvero del green pass viene considerato assente ingiustificato e dopo 5 gg scatta la sospensione del rapporto di lavoro senza retribuzione (dal 1 giorno minaccia il MIUR…) con sanzioni pecuniarie da 400 a 1.000 euro e una pesante violazione del diritto costituzionale al lavoro e alla retribuzione stessa. Per ottenere un green pass provvisorio si può ricorrere al tampone che, però, ha validità solo per 48 ore e dovrebbe essere ripetuto di continuo e non è gratuito, ma ad oggi a carico dei lavoratori mentre l’art. 15, comma 2, del d.lgs. n. 81/2008 prevede che “Le misure relative alla sicurezza, all’igiene ed alla salute durante il lavoro non devono in nessun caso comportare oneri finanziari per i lavoratori”.
Non sussistono inoltre le motivazioni che sono state usate per l’obbligo per il personale sanitario, che è a contatto con persone in condizioni di particolare fragilità, mentre non sono tali gli studenti.
L’introduzione dell’obbligo è inaccettabile – si legge ancora – perché lo stesso Ministro Bianchi rileva che il 90% del personale è già vaccinato e tale livello di vaccinazione, il rispetto delle norme sul distanziamento fisico e l’uso dei dispositivi potrebbero garantire il regolare svolgimento delle lezioni in presenza e in sicurezza (sicuramente maggiore di quella, per esempio, dei luoghi di culto per i quali non è previsto il green pass).
I Cobas chiedono altresì tamponi salivari periodici e gratuiti per i lavoratori della scuola.
Lunedì 30 agosto, dalle ore 11 alle ore 13 si svolgerà un Sit-in davanti la sede della Prefettura di Terni in viale della stazione.