Rispolverato “il sabato del villaggio” , a Collescipoli. In cosa consiste?
Il progetto è rivolto a rivalutare alcuni aspetti del paese nascosti o lasciati al più completo abbandono, prestando opere che vanno dalle più umili a quelle di riscoperta di monumenti e manufatti con rilevanza culturale.
L’iniziativa è stata possibile in quanto la quasi totalità dei materiali sono stati pagati dalla Associazione Astrolabio ma alcuni cittadini (compresi i volontari), il centro sociale Collescipoli, il negozio Arti e Colori, e la Pro Loco Collescipoli hanno contribuito con materiali e mezzi economici.
L’intervento piuù importante, ultimato in questi giorni dai Volontari per Collescipoli, è stato il recupero di Fonte Castello, un bene culturale tutelato dal Ministero dei Beni Culturali, ma lasciato nel più’ completo abbandono dal Comune di Terni, addirittura posto in vendita a soli 40 mila euro.
La storia di questo bene si interseca con quella del borgo di Collescipoli.
Fonte Castello, o Fontana Castelli, fu la prima fonte ad uso pubblico costruita dalla Comunità di Collescipoli nella seconda metà del 1400. La conduttura dell’acqua, dalla sorgente situata negli strati sotterranei di Porta Ternana, fino a questa fonte, fu realizzata in galleria, seguendo una progettazione moderna, innovativa ed unica nella Bassa Umbria.
Nel 1650 alla vasca-abbeveratoio in travertino bianco fu congiunto un lavatoio, alimentato dalle acque di sfioro che vi confluivano mediante un canale della stessa pietra.
Nel 1866, quando venne realizzato l’attiguo Mattatoio su progetto del geometra Augusto Battistelli, il lavatoio costruito nel 1650 fu demolito.
Siamo a giorni nostri e la fonte era totalmente invasa dai rovi, interrata, priva di tetto, con la vegetazione che copriva ogni sua parte. I volontari di Collescipoli hanno ridato vita a questo bene eliminando la vegetazione infestante, asportato le grandi quantità di detriti che ne facevano temere il crollo, ricostruendo il tetto e suturando con materiali congrui le murature de coese.