“Acea vuole il governo privatizzato del territorio ternano”. A lanciare l’allarme è il Comitato No Inceneritori Terni.
“L’ultima notizia appresa, quella relativa al ricorso al TAR di Acea per impedire ad ASM di costruire a Terni il nuovo e necessario impianto di trattamento dell’indifferenziato, scrive il Comitato in una nota, non è così strana se letta alla luce della “politica territoriale” attuata nella Conca. Acea ha una chiara visione strategicadella Conca ternana, ha deciso quale funzione di servizio per l’area romana dovrà svolgere nello scacchiere della “geopolitica dei rifiuti e dell’acqua” nazionale.
Acea infatti, prosegue la nota, vuole acquisire il controllo di maggioranza del Servizio Idrico, gestisce al 50% la distribuzione elettrica con Umbria Energy, mentre attende l’autorizzazione a bruciare rifiuti urbani nel suo inceneritore ternano, ha acquisito in questo inizio 2020 le società che recuperano i rifiuti differenziati, gestisce ancora la discarica di Orvieto. Sta cioè occupando tutti i settori chiave della gestione dei rifiuti e del servizio idrico.
E’ evidente insomma, aggiunge il Comitato No Inceneritori Terni, che in questo momento Acea stia di fatto sostituendosi alla politica e alle amministrazioni locali su materie di profondo interesse pubblico.Cosa dicono i sindaci di Terni e Narni? A quanto pare obbediscono silenti. Non un sussulto, non una visione strategica comune su acqua e rifiuti.
Noi non ci arrenderemo a questa logica pazzesca. Noi crediamo necessario un governo pubblico e partecipato di servizi essenziali per tutti i cittadini. Rilanciamo l’Azionariato diffuso per Asm – conclude il Comitato – e invochiamo il fallimento della società SII per creare una nuova società pubblica dei Comuni”.