In vista della prossima valutazione del bilancio di esercizio 2019 del Servizio Idrico Integrato il Comitato No Inceneritori di Terni invita i comuni a non approvarlo, chiudere quella che definiscono un’esperienza fallimentare e tornare alla gestione totalmente pubblica.
“Tra pochi giorni i soci del Servizio Idrico Integrato del territorio ternano dovranno nominare il nuovo cda, il nuovo collegio sindacale e approvare il bilancio di esercizio 2019. Sarà l’occasione, si legge in una nota, per verificare se la società ha ripianato i propri debiti, (pochi mesi fa mancavano di 16 milioni) o ha messo in atto strategie adeguate per far fronte al proprio fabbisogno finanziario.
Strategie, ci auguriamo, che non si materializzino in una nuova richiesta di soldi ai soci, o nel non pagamento di debiti verso gli stessi, visto che dal 2001 (data di costituzione della società) ad oggi, sono stati letteralmente buttati dentro la Sii, dai soci come ASM e comuni, milioni di euro per ritrovarsi dopo 19 anni debitori verso la società.
Se così non fosse, aggiunge il Comitato No Inceneritori Terni, ci auguriamo che in quella sede vengano prese le dovute decisioni di fronte ad una società che non è in grado di autofinanziarsi, cioè la presa d’atto di questa situazione e la non approvazione del bilancio 2019 in mancanza del presupposto della continuità aziendale.
Inoltre, visto che si procederà al rinnovo delle cariche, potrebbe essere anche l’occasione per applicare il dispositivo dell’art. 2393 del codice civile, conclude il Comitato, che prevede la responsabilità degli amministratori per mala gestione della società”.