La concorsopoli nella sanità umbra alla prima sentenza in Tribunale ha visto condanne e assoluzioni.
Infatti sono state emesse condanne fino tre anni di reclusione ma anche diverse assoluzioni al termine del processo per la presunta manipolazione di concorsi banditi dall’Azienda ospedaliera di Perugia e dalla Usl numero 1.
In particolare l’associazione per delinquere è stata riconosciuta all’ex assessore regionale alla Sanità Luca Barberini che è stato condannato a 3 anni di reclusione tre anni anche in relazione agli altri episodi contestati.
All’ex segretario regionale del Pd e sottosegretario di governo Gianpiero Bocci sono stati inflitti due anni e sette mesi, e all’ex direttore amministrativo dell’Azienda ospedaliera di Perugia, Maurizio Valorosi, un anno (già patteggiati due anni, pena sospesa).
Assolti invece dal reato associativo l’ex presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, che si dimise in seguito all’indagine e alla quale sono stati invece inflitti due anni per le altre accuse, Antonio Tamagnini, condannato a un anno, e Maria Rosa Franconi, condannata a un anno e quattro mesi.
Assolto invece con formula piena il già direttore generale della Usl Umbria 1, attuale direttore dell’azienda ospedaliera di Terni, Andrea Casciari che era accusato di falso.
Stralciata per motivi di salute la posizione dell’ex direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Perugia Emilio Duca.
“Considero molto importante che si sia fatto definitivamente chiarezza che non ho mai promosso in questa regione un’associazione per delinquere ai danni del sistema sanitario regionale e di non averne mai fatto parte – ha dichiarato la ex presidente Marini – Questo lo considero un risultato importante. Rimangono in piedi alcuni reati tipici del pubblico amministratore, tra cui l’abuso d’ufficio, e sono serena che in secondo grado sapremo far valere le nostre ragioni”.
“La sentenza ci ha molto sorpreso perché il Tribunale è andato anche oltre le richieste del pm – ha affermato l’avvocato David Brunelli, difensore dell’ex assessore regionale Luca Barberini e dell’ex segretario regionale del Pd e sottosegretario Giampiero Bocci – Credo che molte delle condanne si siano basate su errori nella ricostruzione del fatti – ha aggiunto l’avvocato Brunelli – sulla sopravvalutazione delle prove derivanti dalle intercettazioni e su applicazione dubbia di alcune norme penali.
Leggeremo la sentenza e faremo le valutazioni più appropriate”.