C’è un aspro confronto in atto fra maggioranza e opposizioni sulla convocazione di consigli comunali straordinari, culminato, questa mattina, nell’assenza di tutte le opposizioni nella conferenza dei capigruppo che era stata convocata per le 8,30.
Le opposizioni hanno chiesto consigli dedicati a questioni come AST, ASM e Teatro Verdi.
L’articolo 39, comma 2 del TUEL (Testo Unico Enti Locali) dispone che il Presidente del Consiglio comunale è tenuto a riunire il Consiglio, in un termine non superiore ai 20 giorni, quando lo richiedano un quinto dei Consiglieri, inserendo all’ordine del giorno le questioni richieste.
La posizione della presidente del consiglio comunale di Terni, Sara Francescangeli.
“Le minoranze dal 24 novembre all’11 dicembre hanno chiesto – dichiara in una nota la presidente Sara Francescangeli – tre convocazioni straordinarie del consiglio su ASM, Teatro Verdi e AST.
A prescindere dall’importanza degli argomenti e dei diritti dei consiglieri, che nessuno intende limitare, esistono vie e strumenti ordinari. Richiedere dunque consigli a ripetizione è una forzatura strumentale. Il parere del Ministero degli Interni di aprile 2021 recita: Qualora il regolamento consiliare garantisca la trattazione di interrogazioni, interpellanze, mozioni ed ordini del giorno in tempi coerenti con la previsione dell’art.43 del d.lgs. n.267/2000, la loro discussione non segue il disposto dell’art.39 TUOEL per la convocazione del consiglio comunale richiesta da un quinto dei consiglieri.
Alla seconda richiesta ho proceduto ad un giro di consultazione con la segretaria generale che ha convenuto nella valutazione delle istanze delle minoranze come argomenti che potevano essere più correttamente oggetto di interrogazioni e atti di indirizzo. Con la segretaria generale abbiamo richiesto quindi un parere alla Prefettura visto l’obbligo in capo alla presidente di convocare il consiglio senza una valutazione nel merito. A tal riguardo è stata anche convocata una conferenza dei presidenti per il 13 dicembre alle 8.30 disertata da tutti i componenti della minoranza, assenza che denota lo scarso rispetto delle istituzioni”.