“Non è più sopportabile che, nel corso delle sedute del consiglio comunale di Terni, non si riesca ad affrontare tutti i punti all’ordine del giorno per carenza di tempo”.
Lo afferma il consigliere comunale di Terni, Emanuele Fiorini, come si sa, passato dalla Lega al Gruppo Misto.
“È accaduto anche il 29 aprile ed è purtroppo un’abitudine sbagliata che va avanti da circa nove mesi. Eppure la nostra città attraversa anni difficili, il lavoro manca, i giovani lasciano Terni, il degrado ambientale e urbano ha raggiunto livelli di guardia, la sicurezza vacilla.
Voglio così lanciare un appello a tutti i miei colleghi – aggiunge Fiorini – ricordiamoci che i cittadini ci hanno votato per il nostro senso di responsabilità. Quindi dobbiamo dimostrare, ogni giorno, di aver ben compreso il loro messaggio lavorando sodo e portando a casa quei risultati che ci siamo ripromessi di raggiungere e che, soprattutto, abbiamo promesso ai nostri elettori. Come consiglio comunale dobbiamo organizzarci meglio specie riguardo i tempio di lavoro, poiché la città ha bisogno di risposte efficaci e veloci. Mi duole notare – afferma ancora Fiorini – che sono circa nove mesi che, nonostante lo svolgimento del consiglio abbia comunque un costo di circa 4.000 euro per le casse di Palazzo Spada, non si riesca ad affrontare tutti i temi all’ordine del giorno.”
Per quel che riguarda la seduta del 29 aprile, Fiorini chiede “che tutti i consiglieri rinuncino al loro gettone di presenza, poiché dalle 16 alle 20 siamo riusciti a trattare solo 13 punti su 20 all’ordine del giorno. Sarebbe un gesto di serietà nei confronti di chi ci ha dato fiducia con il suo voto.”
“Per guadagnare più tempo e per avere la garanzia di trattare tutti i punti all’ordine del giorno propongo – conclude Fiorini – ai miei colleghi di iniziare la seduta di ogni consiglio già di mattina. Oppure, se vogliamo iniziare la seduta alle 15,30 , decidiamo di andare avanti ad oltranza finché tutti i punti all’ordine del giorno non saranno trattati.”