Un andamento decisamente positivo con un indice Rt sotto l’1, una costante e continua discesa dei ricoveri ordinari, in terapia intensiva e dei decessi: questi i principali dati estratti dal report settimanale sull’andamento epidemiologico in Umbria redatto dal Nucleo epidemiologico regionale.
“Dal report si evince che l’andamento dei nuovi casi si conferma in costante riduzione – ha spiegato l’assessore Luca Coletto – sono stati 15 nella giornata del 23 giugno, data in cui è stato redatto il documento, i nuovi casi riscontrati nell’intero territorio regionale e l’RT, vista la bassa numerosità dei casi, è soggetto a maggiori oscillazioni, mantenendosi comunque al di sotto del valore di 1”.
Gli attualmente positivi per 100.000 abitanti sono ancora inferiori al tasso medio nazionale, si conferma anche la stabilizzazione verso il basso del tasso di incidenza regionale (11 casi x 100.000 abitanti) e dei relativi tassi aziendali e provinciali con la tendenza alla riduzione in tutti i distretti: ad eccezione della Valnerina, che mostra un’incidenza più alta (112 x 100.000), tutti i distretti hanno valori inferiori ai 50 casi x 100.000 abitanti.
Si consolida verso il basso anche la quota dei positivi sui nuovi tamponi, a conferma dell’adeguata azione di tracciamento dei casi in tutto il territorio regionale.
“Il monitoraggio stretto a livello territoriale – ha detto l’assessore – sta dando i suoi risultati. In questo momento il contact tracing è fondamentale perché ci permette di individuare subito l’insorgenza di eventuali cluster e isolarli in modo da circoscrivere il contagio. E’ successo in questi giorni in alcune realtà dove siamo intervenuti in maniera tempestiva adottando tutte le misure necessarie. Contact tracing e sequenziamento in questa fase sono le parole d’ordine per permettere a tutta la comunità e all’economia la ripartenza che tutti auspichiamo”.
Decisiva per la lotta al covid è la campagna di vaccinazione: dai dati pubblicati dal ministero della Salute in Umbria il 61% della popolazione vaccinabile ha ricevuto la prima dose di vaccino, sono stati vaccinati oltre il 50% dei quarantenni e il 75% dei cinquantenni.