È polemica a Lugnano in Teverina contro l’ordinanza della Regione Umbria che ha istituito la zona rossa, a partire da lunedì, anche per il piccolo comune (su sei in totale) della provincia di Terni. Da ieri il territorio è infatti ‘Covid free’ avendo azzerato il numero dei contagi, secondo quanto annunciato dal sindaco Gianluca Filiberti che questa mattina ha inviato una lettera alla presidente Donatella Tesei per esprimere il proprio dissenso rispetto al provvedimento e chiedere chiarimenti.
“Il nostro paese di piccole dimensioni (1430 abitanti) è da circa venti giorni che non ha evidenziato alcun caso da coronavirus – scrive Filiberti – e il trend non mostra alcun segnale di peggioramento. La realtà del mio Comune – continua – non si discosta da quella dei Comuni limitrofi che non sono stati oggetto di questa ordinanza. L’applicazione di norme più restrittive comporta danni alle nostre piccole attività già devastate da questa pandemia oltre ad un’esasperazione dei miei concittadini”.
Non condivide e giudica “tardivo e comunque inappropriato” il provvedimento anche Guido Grillini, sindaco di Calvi dell’Umbria. Qui sono cinque gli attuali positivi al Covid, su circa 1.700 abitanti.
“Non è plausibile – sottolinea su Facebook – chiudere un Comune quando i casi positivi sono in diminuzione e si stanno quasi azzerando. Attendo, come gli altri sindaci, chiarimenti efficaci”.
Di “assurdità” parla Leonardo Fazio, sindaco di Attigliano, altro Comune del ternano inserito in zona rossa, con nove casi per circa 2 mila abitanti, che dice “stiamo lavorando per rimediare.
“Di fronte ad una analisi che proviene dal Cts, avallata dalla sanità regionale e dal ministero della Salute, non si può fare altro che eseguire, pur mantenendo le perplessità” è invece il commento di Marsilio Marinelli, sindaco di San Venanzo.