Quelle delle festività Pasquali appena trascorse sono state giornate intense per i Carabinieri della Compagnia di Terni. Tutti i Reparti, impegnati in uno sforzo corale per assicurare il rispetto delle normative sul contagio, hanno perlustrato in lungo e in largo, giorno e notte, tutto il territorio della Compagnia, dai centri abitati alle frazioni, nonché i luoghi di villeggiatura. Complessivamente il comportamento dei cittadini è stato esemplare, nessun eccesso e un generico responsabile rispetto delle norme: gli appelli delle Autorità non sono caduti nel vuoto e il desiderio di tanti italiani di uscire dalla crisi è stato più forte del desiderio di godere di bellissime giornate primaverili.
Oltre al dialogo e alla comprensione, non sono però mancate le situazioni che hanno superato il limite del buon senso, puntualmente sanzionate dai Carabinieri. Due albanesi sono stati sorpresi, poco prima della Cascata delle Marmore, mentre si dirigevano in taxi verso Piediluco giustificandosi col fatto di dover portare del denaro ad un loro conoscente. Ad Arrone, invece, all’una di notte un 25enne ha tentato di giustificare la propria presenza fuori dall’abitazione con la necessità di dare da mangiare ai propri cani. L’orario improbabile, l’abbigliamento e la pettinatura curati hanno evidentemente tradito le sue parole. Sanzionati anche due motociclisti. Ad Acquasparta, un giovane ha abbandonato la moto da cross in un campo dopo aver notato i militari, iniziando a correre in direzione della propria abitazione: raggiunto, ha giustificato le proprie prodezze con la necessità di dover testare la moto. A Terni, invece, in sella ad una Ducati un giovane ha riferito ai militari di voler provare la moto del padre. A Stroncone, un uomo ha motivato la propria presenza in strada con la necessità di aiutare un amico nella mungitura delle capre. Una donna, invece, si stava recando da Terni a Labro per dare da mangiare ad una colonia felina. Sempre a Terni, scuse improbabili quelle di chi cercava un tabaccaio o un giornalaio dall’altra parte della città rispetto al luogo di abituale domicilio, condotte naturalmente sanzionate. A Ferentillo la violazione più “tenera”, quella di un uomo che a bordo del proprio veicolo stava portando l’uovo di cioccolata alla nipotina: un eccesso di bontà che, purtroppo, in periodo di COVID-19 può costare caro.