Attualmente in Umbria il tasso di crescita del coronavirus è pari allo 0,3%. E’ il miglior risultato a livello nazionale.
La media nazionale è il 2%. Il Piemonte è al 3,7%, il Lazio al 2,5%. Sotto il 2% tutte le regioni del Sud Italia.
A sostenerlo è Giorgio Sestili, fisico, curatore e fondatore della pagina Facebook “Coronavirus-Dati e analisi scientifiche.”
“In tema di bilanci a due mesi dal primo caso di Covid-19 in Italia – sostiene Sestili – la situazione nelle regioni italiane risulta essere decisamente eterogenea.
In Lombardia per esempio si concentrano il 36% dei casi e il 51% dei decessi complessivi registrati in Italia. Il 70% dei casi italiani e il 77% decessi si concentrano nelle quattro regioni del Nord più colpite (Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto).
Le regioni del Sud “sono riuscite a contenere bene la situazione” al punto che Sicilia, Sardegna, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria registrano meno di 15 casi ogni 10.000 abitanti. Lazio, Molise, Abruzzo e Umbria contano invece meno di 35 casi ogni 10.000 abitanti e tutte le regioni settentrionali più Toscana e Marche hanno oltre 40 casi per ogni 10.000 abitanti.
Tutto il Sud in questo momento – conclude Sestili – comprese le isole e il Molise, mostra un tasso di crescita inferiore alla media nazionale del 2%: sotto il 2% anche Lombardia e Veneto, mentre l” Umbria scende allo 0,3% riportando al momento il risultato migliore a livello nazionale; in Piemonte la crescita è ancora del 3,7% ed è superiore alla media nazionale anche il Lazio con il 2,5% con la Toscana (oltre 2%).