“Da qualche giorno c’è una leggerissima inversione di tendenza. La fase di discesa si è fermata ed è iniziata una leggera risalita”.
Lo ha detto Marco Cristofori del nucleo epidemiologico della Regione nella videoconferenza stampa di aggiornamento settimanale sull’andamento della pandemia.
“L’indice Rt subisce delle oscillazioni notevoli e a 7 giorni è stato calcolato a 1,82 in Umbria contro l’1,61 della media italiana con un trend in aumento. L’incidenza è 6.09, come la scorsa settimana. Tutti i distretti sono sotto 50, tranne la Valentina che è sopra, ma il focolaio si sta spegnando. In ogni caso la situazione in Umbria è un po’ più tranquilla di quella nazionale, con qualche segnale di lieve ripresa dell’epidemia.”
Carla Bietta del nucleo epidemiologico regionale ha illustrato la situazione rispetto alle fasce di età.
“I 18-24enni presentano il maggior movimento con valori relativamente modesti, ha detto, mentre tra gli anziani i casi sono minori. L’andamento dei ricoveri si mantiene basso, scendono quelli in intensiva e i decessi stanno a zero. Per quanto riguarda la variante Delta abbiamo cercato di capire com’è distribuita la variante in Europa (52%) e in Italia (54%) che si sta sostituendosi a quella inglese. Nel Regno Unito la variante inglese è stata soppiantata dalla ‘Delta’, ora al 96%, con un importante aumento dei casi, ma l’ospedalizzazione è molto bassa, ciò anche in ragione dell’estensione della campagna vaccinale.”
Intanto all’aeroporto San Francesco d’Assisi di Perugia sono stati attivati controlli su tutti i voli, sia nazionali he europei, per verificare che chi sbarca sia in possesso del green pass, abbia fatto il tampone oppure, nel caso di persone provenienti dall’Inghilterra, si sottoponga alla quarantena prevista di cinque giorni. Per loro sono ancora attivi i Covid hospital.
“Non è un’ostilità verso chi viene per fare turismo – ha spiegato l’assessore regionale alla Salute Luca Coletto – ma occorre tutelare la salute dei turisti e degli umbri. Dobbiamo mantenere l’ambiente il più distante possibile dalla reinfezione.”
“Nella struttura c’è un tecnico sanitario Usmaf del ministero – ha aggiunto Enrica Ricci – che controlla gli arrivi. Attueremo una procedura per monitorare tutti i passeggeri, suddividendoli in europei ed extra europei, partendo dal possesso del green pass”.