La situazione del contagio Covid in Umbria “è seria e va affrontata con senso di responsabilità da parte di tutti”. Lo ha detto la presidente della Regione Donatella Tesei facendo il punto in una conferenza stampa. “Ho chiesto l’attivazione di un Tavolo con le prefetture e Anci, ha aggiunto, per mettere in campo tutte le misure per contrastare assembramenti ed evitare il dilagare della pandemia”.
La presidente ha annunciato altre due ordinanze per “ampliare la capacità di risposta della rete ospedaliera regionale” per garantire “la giusta risposta sanitaria” anche per le patologie non Covid. Coinvolgendo gli ospedali di Spoleto e Pantalla nell’assistenza dei pazienti legati al coronavirus, oltre a quelli di Perugia, Terni, Foligno e Città di Castello. “E’ comunque certo che sono misure temporanee – ha sottolineato Tesei – e le ordinanze termineranno alla fine di gennaio. Al termine dell’emergenza tutte le strutture ospedaliere, nessuna esclusa, torneranno alle funzioni ante-Covid. E’ il momento di fare squadra – ha ribadito la presidente – e rinnovo l’appello a fare un’attenzione assoluta in ambito familiare.
L’assessore regionale alla Sanità Coletto ha tra l’altro ricordato che a marzo l’Rt era intorno a uno mentre ora è a 1,69, c’è stata una crescita esponenziale.In 16 giorni, dal 4 al 20 ottobre, in Umbria si è passati da 48 a 170 ricoveri di persone positive al Covid, il 254% in più, mentre i ricoveri nel reparto di terapia intensiva da 6 del 4 ottobre sono diventati 20, con una crescita del 233 per cento”. E sono 80 in Umbria gli operatori sanitari attualmente positivi al Covid. Riguardo alle strutture per anziani sono 27 gli ospiti contagiati in cinque strutture ai quali si aggiungono 20 operatori. “Proseguiamo con gli screening – ha detto il direttore della Sanità Claudio Dario – e intanto abbiamo chiuso gli accessi ai familiari. La situazione non è particolarmente critica”.
Contagiati dal Covid anche 23 ospiti di un istituto religioso di Perugia.
Alla luce di questi dati, la Regione sta attuando l’ultimo step del Piano di gestione dei posti letto della rete ospedaliera emergenza coronavirus, con cui è stata definita una strategia che prevede quattro livelli di sviluppo, strettamente legato al periodo di emergenza.
A tal fine sono state emanate specifiche ordinanze, e a giugno 2020 con la delibera n. 483, è stata dettagliata sia la riorganizzazione dei percorsi sanitari, che la riorganizzazione e potenziamento dei posti letto e della rete dell’emergenza che il sistema ospedaliero andrà ad affrontare prevedendo anche la realizzazione di un ospedale da campo.
Al momento siamo al IV livello per occupazione dei posti letto ed è stata prevista l’attivazione di 175 posti tra le varie discipline e sono state portate a 81 le terapie intensive in parte Covid e in parte generaliste, “ma – come ha specificato l’assessore alla Salute Luca Coletto – siamo pronti ad implementare il numero fino a 124, come fatto nella prima ondata. Vanno quindi necessariamente individuate strutture dedicate come stabilito dal IV step del IV livello”.
Lo sviluppo fino al IV livello prevede DEA di II livello (Perugia e Terni), DEA di I livello, (Gubbio-Gualdo Tadino, Città di Castello, Foligno, Spoleto e Orvieto), Ospedali di base, (Castiglione del lago, Umbertide, Assisi, Media Valle del Tevere Narni, Amelia) e strutture dedicate.
Il direttore regionale alla Salute, Claudio Dario, ha illustrato i possibili scenari dell’evoluzione e della gestione della pandemia e si è unito al ringraziamento della Presidente Tesei e dell’assessore Coletto rivolto a tutti gli operatori sanitari per il lavoro che da mesi stanno svolgendo.