Pressioni sul Presidente del consiglio Giuseppe Conte affinché il governo decida per misure ulteriormente restrittive rispetto a quelle attualmente in vigore per contrastare la diffusione del Coronavirus.
100 scienziati hanno scritto una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e allo stesso Presidente del consiglio.
“Il necessario contemperamento delle esigenze dell’economia e della tutela dei posti di lavoro con quelle del contenimento della diffusione del contagio deve ora lasciar spazio alla pressante esigenza di salvaguardare il diritto alla salute individuale e collettiva sancito nell’art. 32 della Carta costituzionale come inviolabile”, avvertono i i firmatari dell’appello, tra cui figurano anche Gianfranco Viesti, economista dell’Università di Bari, Carlo Doglioni geologo e presidente Istituto nazionale geofisica e vulcanologia, Alfio Quarteroni, matematico applicato, Enzo Marinari, ordinario di Fisica alla Sapienza, Roberta Calvano, ordinaria di Diritto costituzionale Unitelma Sapienza, Piero Marcati, prorettore Gran Sasso Institute, Alessandra Celletti astronoma vicepresidente Anvur.
“La salvaguardia dei posti di lavoro, delle attività imprenditoriali e industriali, esercizi commerciali, e le altre attività verrebbero del resto ad essere anch’esse inevitabilmente pregiudicate all’esito di un dilagare fuori controllo della pandemia che si protraesse per molti mesi – si legge nel testo inviato al Colle e a Palazzo Chigi – . Prendere misure efficaci adesso serve proprio per salvare l’economia e i posti di lavoro. Più tempo si aspetta, più le misure che si prenderanno dovranno essere più dure, durare più a lungo, producendo quindi un impatto economico maggiore”.
“E’ per questo che il contagio va fermato ora, con misure adeguate, ed è per questo che chiediamo di intervenire ora in modo adeguato, nel rispetto delle garanzie costituzionali, ma nella piena salvaguardia della salute dei cittadini, che va di pari passo ed è anch’essa necessaria e funzionale al benessere economico”, concludono gli scienziati che hanno fatto proprio l’allarme lanciato nelle scorse ore dal presidente dei Lincei, Parisi.
ECCO L’INTERVISTA RILASCIATA A RAINEWS24 DAL PROFESSOR GIORGIO PARISI. SECONDO PARISI SI RISCHIA UN AUMENTO ESPONENZIALE DI NUOVI CASI DI CONTAGI SE NON SI INTERVERRA’ RAPIDAMENTE. E’ NECESSARIO, SECONDO IL PROFESSOR PARISI, DIMEZZARE I CONTATTI FRA LE PERSONE. “SPERO NON SI ARRIVI A UN LOCKDOWN GENERALIZZATO, SE CI SI ARRIVA SPERIAMO SIA IL PIU’ CORTO POSSIBILE”.
#coronavirus #covid19 Giorgio Parisi e la lettera dei 100 scienziati: "Bisogna dimezzare contatti, rischiamo molti morti" pic.twitter.com/H4YqH0vWqW
— Rainews (@RaiNews) October 23, 2020