L’ Umbria presenta attualmente una differenziazione del contagio da Covid tra la provincia di Perugia, dove è più elevato, e quella di Terni che “ha richiesto misure di contenimento mirate a livello territoriale”. In particolare nel comune di Amelia dove sono state adottate le misure più restrittive.
Lo ha confermato il commissario regionale per l’ emergenza sanitaria Massimo D’ Angelo.
D’Angelo ha ricordato che questa particolarità “si è evidenziata negli ultimi giorni e da cosa dipenda tale differenza è ancora in fase di studio”.
“Tutti gli studi hanno finora dimostrato che i momenti aggregativi in particolare dei giovani favoriscono la diffusione del virus – ha aggiunto ancora il commissario – e quindi è necessario limitarli. Per questo si è ritenuto necessario chiudere le scuole in presenza nei comuni dove maggiore è il rischio di contagio. In particolare per limitare i rischi legati al pre e post lezioni. A nessuno piace chiudere le scuole ma è stato necessario”.
Il commissario ha pure affermato che “anche le caratteristiche del virus sono oggetto di attenzione, mediante il sequenziamento da parte dell’ istituto superiore di sanità”.
Intanto l’ospedale di Perugia ha bloccato l’ingresso ai reparti non Covid ai visitatori, congiunti e assistenze come ulteriore misura di contenimento della pandemia. In particolare visitatori e congiunti potranno consegnare eventuali beni personali di prima necessità al personale infermieristico di reparto.