Crisi al comune di San Gemini dove il sindaco, Leonardo Grimani, ha tolto le deleghe alla sua vice, Mimma Trotti. Tutto ciò perché la Trotti ha votato contro il bilancio di previsione.
Lei replica:”a far traboccare il vaso non è stata però una goccia, ma qualcosa di più consistente: nonostante le mie ripetute richieste di poter partecipare per le mie competenze alla stesura del bilancio di previsione, ho potuto vedere il bilancio via e-mail (che conservo) solo in sede di Consiglio comunale. Non ho potuto fare a meno di notare, anche perché una certa competenza professionale ce l’ho, che alcune delle voci indicate come entrate erano quanto meno improbabili, e quindi suscettibili di generare debiti a carico della collettività. Me ne sono allarmata, tanto più che anche la vicenda ex-Consorzio, dalla cui gestione sono stata tenuta lontana, potrebbe generare ulteriori debiti.”
“Questi, e molti altri, sono stati i motivi che mi hanno indotta a mettere un punto finale alla mia esperienza con questa Giunta. Avrei certamente potuto farlo prima – ha concluso la Trotti – se ho continuato a rinviare è stato solo perché amo questa città e poter offrire il mio contributo ad amministrarla mi piaceva moltissimo.”
Mimma Trotti ha incassato la solidarietà di Sinistra Italiana:”lo svuotamento economico delle deleghe dell’ex vicesindaco ed i continui attacchi politici da parte di altre componenti della maggioranza (da ultimo il caso della contestata adesione alla manifestazione indetta dall’ANPI), la mancata diminuzione della Tari, la totale mancanza di trasparenza e partecipazione rispetto all’appalto riguardante la riqualificazione dell’ex consorzio agrario ed i conseguenti timori per un irrecuperabile indebitamento del Comune, rappresentano una chiara misura della lacerazione creatasi tra l’amministrazione ed il programma elettorale con la quale aveva ottenuto il consenso dei propri cittadini.”
Dal consiglio comunale si è dimesso anche il consigliere di maggioranza, Giovanni Rogato.
A sorpresa si è dimesso anche Gianni Medei, consigliere dell’opposizione.