Il Presidente provinciale di Federcaccia di Terni Giulio Piccioni interviene sulle novità, ma anche sulle difficoltà, legate alla pre-apertura della caccia fissata in Umbria giovedì 1° settembre alla sola specie tortora.
“Dopo il fallimento del prelievo negli ultimi anni, considerata la sufficiente presenza del selvatico, spiega, abbiamo chiesto alla politica nazionale l’impegno a recuperare la caccia alla tortora, ne è venuto fuori l’obbligo per le Regioni di predisporre un Piano di gestione della specie che si basa sulla riduzione dei prelievi così come previsto dalla Comunità europea e che già in mezza Europa non ne consente più il prelievo.
Come se non bastassero le difficoltà incontrate per l’improvviso cambiamento delle modalità di pagamento della tassa regionale, ora con il PagoPa, di cui le nostre sezioni ancora sono intasate e ringraziamo qui i nostri presidenti locali per lo sforzo che stanno facendo al servizio dei cacciatori, un’altra tegola ci è caduta sulla testa riguardo le modalità di caccia previste ora per la tortora nella pre-apertura del 1° settembre.
L’Assessorato della Regione dell’Umbria, per garantire correttezza nel rispetto del piano, ha proposto una sorprendente soluzione innovativa, di cui stanno verificando la completa rispondenza, entro martedì.
Tutte le Associazioni Venatorie, compresa Federcaccia Umbra, prosegue Picioni, si sono trovate difronte al “prendere o lasciare”, la scelta di accettare per rispondere almeno a quella parte di appassionati della caccia alla tortora, rappresenta un percorso obbligatorio per evitare la cancellazione definitiva della tortora nei calendari dei prossimi anni.
Non mi soffermo sui contenuti del provvedimento, ma solamente sulle difficoltà che incontrano i cacciatori che intendessero andare a caccia il 1° settembre e al tempo stesso, anche le difficoltà per servirli da parte delle nostre sezioni.
È vero che tutte le Associazioni venatorie avevano chiesto di fare il possibile per recuperare il prelievo della tortora perché altrimenti, se fosse saltato anche quest’anno l’avremmo persa definitivamente, ma giungere a queste conclusioni e dover pagare un prezzo e sacrifici così alti, non ce lo saremmo aspettato.
Penso in particolare a tutte quelle persone che non hanno un cellulare adatto e non sono capaci di utilizzare le procedure previste per la pre-apertura, conclude il Presidente Provinciale Federcaccia Terni, a questo si aggiunge anche la mancanza di copertura della rete telefonica nella maggior parte dei territori lontani dalle grandi vie di comunicazione e di ricezione di internet.”