Stefano Bandecchi a Terni per partecipare al consiglio comunale e discutere le sue dimissioni, viene raggiunto dai giornalisti prima di fermarsi al bar a fare colazione.
Fatta la colazione Bandecchi si è intrattenuto con i giornalisti rispondendo alle loro domande.
“Mi sono messo in politica perché c’erano delle cose che non mi piacevano. Vedo tutta questa gente che fa politica, che chiacchiera, ma il mio partito deve essere diverso. A Terni penso di aver fatto molto di più di quelli che mi hanno preceduto. Poi ho un bilancio che mi dà una decina di milioni per mettere a posto la città, sto assumendo 40 vigili urbani, ho fatto le rotonde, ho messo i vasi di fiori, ho pulito questa città.
Potrò decidere del mio partito come mi pare o devo seguire le indicazioni della Meloni, di Conte o di altri quattro coglioni che ad oggi fanno i segretari dei partiti? Il partito è mio e comando io. Decido io qual è il livello che voglio all’interno del mio partito. Nel mio partito voglio persone più elevate”.
In merito al documento che Alternativa Popolare doveva presentare questa mattina al sindaco dimissionario ha detto “la lettera è arrivata, sono contento, ma io ordini li prendo solo da me stesso. Non siamo all’asilo, le cose debbono cambiare nei fatti, evidentemente un po’ di movimento all’interno del partito in questo momento c’è. Per mettere Lorenzo Filippetti a capo del Sii ho combattuto contro la destra e la sinistra ed ora lui si dimette dal partito(diieri la lettera di dimissioni da coordinatore provinciale di Terni di AP). C’è qualcosa che non va all’interno del mio partito. Io non devo campare di politica buffa. Noi abbiamo promesso ai cittadini una politica diversa, e’ quello che dobbiamo dargli. Quindi prima vorrò capire le cose, voglio spiegazioni. Per venti giorno lavoro, poi decido. L’opposizione comunque mi convince a restare”.
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