Oltre 100 firme in meno di due ore.
I lavoratori di Ast Terni hanno risposto alla grande alla prima “chiamata” da parte della Fiom Cgil sulla Carta dei diritti universali del lavoro, la proposta di legge di iniziativa popolare avanzata dalla Cgil per un nuovo statuto di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori.
Attraverso i referendum , la CGIL, non punta a restaurare il vecchio articolo 18, ma intenderebbe correggere le storture introdotte dalla riforma Fornero e dal Jobs Act per tornare ad ampliare le possibilità di reintegra dei lavoratori, oggi limitatissime.
“Come ci aspettavamo la risposta della fabbrica è stata molto positiva – ha commentato Claudio Cipolla, segretario generale della Fiom Cgil di Terni – i lavoratori di Ast, sia quelli diretti che quelli degli appalti, hanno dimostrato forte interesse per la proposta della Carta e per i tre referendum sul lavoro che la sostengono (abolizione dei voucher, solidarietà negli appalti, tutela contro i licenziamenti illegittimi, ndr). In molti si sono fermati ai nostri banchetti, non solo per firmare – continua Cipolla – ma per spronarci ad andare avanti con questa sfida per restituire ed estendere a tutti i lavoratori gli stessi diritti”. La raccolta firme in Ast e nelle altre aziende del territorio proseguirà nelle prossime settimana per dare la possibilità di firmare a tutti i lavoratori che vorranno sostenere la proposta di legge.