Domenica 7 aprile alle ore 10.30 nella chiesa di San Lorenzo Martire a Ponte San Lorenzo di Narni si terrà la solenne celebrazione per la dedicazione della chiesa e dell’altare presieduta dal vescovo Francesco Antonio Soddu e concelebrata dal parroco don Jeanpierre Kalongisa.
La dedicazione delle chiese è una delle più solenni e significative cerimonie ecclesiastiche. Una liturgia è scandita da alcuni importanti e particolari riti, a cominciare dalla preghiera di benedizione dell’acqua e l’aspersione dei fedeli, dell’altare e delle pareti della chiesa; la deposizione all’interno dell’altare delle reliquie dei Santi protettori della diocesi: Valentino, Giovenale, Fermina, quelle di san Giovanni Paolo II e san Lorenzo martire. Dopo la preghiera delle litanie, segue il momento centrale della dedicazione con l’unzione dell’altare con il sacro Crisma, la consacrazione dell’interno della chiesa col crisma in corrispondenza delle dodici croci poste sulle pareti della grande aula sacra. Seguirà l’accensione del braciere per farvi ardere l’incenso, perché la chiesa è luogo della preghiera che sale al Padre come l’incenso profumato. L’ultima parte della dedicazione è costituita dalla liturgia eucaristica.
La chiesa di San Lorenzo martire si sviluppa lungo un asse longitudinale che dall’ingresso della chiesa conduce all’altare, riproponendo la tradizionale tipologia a croce a navata unica. Una comoda ed accogliente chiesa con una distribuzione degli spazi tali da creare una zona vicino all’altare, destinata ad accogliere i fedeli nelle ore di minima affluenza e l’altra zona più vicina all’ingresso, per accogliere la massima affluenza domenicale. L’interno e gli arredi liturgici sono stati realizzati da Mimmo Paladino noto artista e scultore.
Storia della chiesa di San Lorenzo martire in Ponte San Lorenzo
La località di Ponte san Lorenzo si trova a metà strada tra Narni e Terni. Fa esattamente da ponte tra i due comuni di Narni e di Terni. È stato sempre un piccolo agglomerato di case per una popolazione quasi totalmente legata all’agricoltura.
Negli anni Sessanta con lo sviluppo della Siderurgia e del vicino grande polo Chimico della Polymer, il paesino si è andato sviluppando accogliendo famiglie provenienti da regioni limitrofe. Proprio in quei anni l’allora parroco della vicina San Faustino, don Umberto Reginelli, senti il bisogno di offrire ai nuovi abitanti un luogo di culto capienti. Non avendo le risorse economiche per realizzare la costruzione, si rivolse all’Associazione Soci Costruttori. Questi realizzarono una chiesa molto semplice e lineare di circa 80 mq senza alcuna pretesa né architettonica né tanto meno artistica.
Nel frattempo, la popolazione di Ponte San Lorenzo cresceva e la parrocchia si andava strutturando come comunità ecclesiale. Artefice di questa “costruzione” di comunità è Mons. Camillo Camozzi, parroco dal 1979 al 1988. Gli succederà don Luigi Pallottini, sacerdote mite e umile, che aveva vissuto una lunga e forte esperienza missionaria in Bolivia. A partire dalla fine degli anni Novanta si prospettò la possibilità di realizzare un nuovo complesso parrocchiale denominato San Lorenzo Martire in Ponte San Lorenzo di Narni.
I lavori di costruzione della chiesa hanno avuto inizio nel dicembre 2009 e sono terminati tre anni dopo, a fine 2012.
Il vescovo del tempo, Mons. Vincenzo Paglia, molto attento e sensibile alle nuove forme e manifestazioni dell’arte contemporanea ha coinvolto l’artista Mimmo Paladino in questo progetto affidandogli la realizzazione degli arredi liturgici.
Il libro sulle opere architettoniche e artistiche della chiesa
Nel libro “Chiesa di San Lorenzo Martire. Opere di Mimmo Paladino” realizzato con il contributo della Fondazione Carit e che sarà presentato venerdì 5 aprile alle ore 18 nella stessa chiesa di San Lorenzo Martire, nel quale vengono illustrate e presentate le opere di Mimmo Paladino, il simbolismo liturgico è spiegato da don Giuliano Zanchi e dal professore Mariano Apa, le tecniche e i materiali sono descritti da Nicola Fiorillo.
Alla presentazione interverranno il Sindaco di Narni, il Presidente della Fondazione Carit che ha finanziato il volume, il vescovo Francesco Soddu, don Francesco De Santis, l’arch. Alberto Matticari, il prof. Mariano Apa che illustrerà l’opera di Mimmo Paladino per cogliere l’attualità e la novità di un grande artista contemporaneo che prova a cimentarsi nel campo della iconografia.