Ad Enza delli Gatti, il cui cadavere è stato rinvenuto sepolto nell’orto adiacente l’abitazione in una piccola frazione del comune di Arrone, veniva regolarmente erogata ogni mese la pensione anche se lei era morta da molto tempo.
Le indagini dei carabinieri di Terni puntano ora a verificare se il denaro sia stato utilizzato ed eventualmente da chi.
La chiave del giallo, dunque, dovrebbe essere la riscossione della pensione che è avvenuta lo stesso, in questi mesi, anche se la titolare era morta.
In vista degli accertamenti medico-legali sui resti della donna, il marito della figlia è stato iscritto nel registro degli indagati della Procura di Terni con l’accusa di soppressione di cadavere. Un reato tecnicamente diverso dall’occultamento ipotizzato nel fascicolo aperto inizialmente a carico di ignoti. L’iscrizione sarebbe comunque un atto dovuto in vista degli accertamenti che dovranno stabilire cause e tempi della morte (che in base ai primi rilievi risalirebbe a diversi mesi fa, forse anche un anno).
Sarebbe stato lui a indicare ai militari che la suocera era sepolta nel terreno adiacente allo stabile, vicino a un muro di contenimento.