Uno scroscio di applausi ha accolto il Palio realizzato dall’artista pugliese Giovanni Gasparro con una particolare menzione agli 80 anni dalla Liberazione di Siena avvenuta il 3 luglio del 1944: se lo contenderanno le 10 contrade il 2 luglio.
“Lo dedico a mia madre scomparsa nel maggio scorso” ha detto Gasparro durante la presentazione.
“Il Drappellone omaggia in una valenza cromatica estremamente chiara, accentuandone l’afflato mistico e trascendente, la figura della Vergine (è ispirato infatti alla Madonna di Provenzano, patrona della città di Siena), il bianco azzurro del velo è il suo colore canonico simbolo di purezza; a contrasto, gli stemmi in basso e la figura del paggio, con tonalità più scure che riconducono alla dimensione mondana” spiega una nota del Comune di Siena.
Gasparro ha dipinto la Vergine nel registro superiore dell’opera, in una gloria di angeli, coronata come nell’effige venerata nell’insigne Collegiata di Santa Maria in Provenzano e guarda, con una mano posta sul petto, verso il basso, ovvero verso i fedeli e la verso la città di Siena, riunita per il Palio. Uno degli angeli regge un ferro di cavallo dorato, allusione alla corsa in piazza del Campo. Nel registro inferiore del Drappellone trovano spazio gli stemmi dei tre Terzi della città. Gli stemmi delle dieci Contrade che corrono il Palio di luglio sono dipinti ad altezza mediana, sul finto Drappellone azzurro, simulando un ricamo a filo d’oro. L’oro è attribuito al divino, le contrade risultano così investite, idealmente, dalla benedizione della Vergine. Lo stesso oro raffigurante gli stemmi delle contrade è quello utilizzato, nella banda di seta in cima al Drappellone, per celebrare gli ottanta anni dalla Liberazione di Siena.
Nella città toscana il 10 giugno è stata inaugurata una importante mostra “Passioni in campo” dedicata proprio a Giovanni Gasparro.
Fra le opere sono esposte anche quelle di recente acquisizione da parte del comune di Terni San Valentino risana il figlio di Cratone, Martirio di San Valentino e San Valentino di Terni, Vescovo e Martire con le quali Gasparro ha celebrato il santo patrono di Terni. L’amministrazione comunale le ha prestate al comune di Siena.