7 PERSONE AGLI ARRESTI DOMICILIARI E ALTRE 7 PERSONE INDAGATE.
E’ questo il bilancio di una operazione condotta dai carabinieri di Viterbo, tra la Tuscia e l’Umbria.
I provvedimenti restrittivi sono scattati per un operaio 39enne di Orvieto, un altro operaio 38enne residente a Montecchio, un 39enne e un 50enne di Castiglione in Teverina, una 39enne e un 61enne di Montefiascone e un 40enne pregiudicato residente a Viterbo.
L’inchiesta denominata “Operazione Birretta” , coordinata dalla Procura della Repubblica di Viterbo ha avuto il supporto dei Carabinieri di Viterbo con la collaborazione di Reparti Speciali dell’Arma (Nuclei Ispettorato del Lavoro di Viterbo e Nucleo Operativo del Gruppo Tutela del Lavoro di Roma e Nucleo Cinofili di Roma) nonché dei Comandi Provinciali di Terni, Perugia e Siena. Ha permesso di stroncare un vasto traffico di cocaina che si svolgeva fra Castiglione in Teverina e l’orvietano.
Alcuni degli indagati , inoltre, sono soliti frequentare locali notturni e ciò ha dato la possibilità agli inquirenti di far luce su un’organizzazione dedita allo sfruttamento della prostituzione.
Nel corso delle indagini è emerso un episodio inquietante: alcuni avventori del night, sotto l’effetto di cocaina, al rifiuto di una giovane lituana di avere un rapporto sessuale con loro, l’hanno malmenata pesantemente, tanto che è stata costretta a scappare. Poi con l’aiuto dei gestori del locale, che hanno temuto che la donna potesse denunciare l’accaduto alle forze di polizia, la donna ha lasciato Viterbo, senza neppure ricorrere alle necessarie cure mediche per le accertate lesioni patite.