Sono oltre 500 i tir che ogni giorno attraversano Terni, una situazione di emergenza da risolvere quanto prima soprattutto per migliorare la qualità della vita dei cittadini sui versanti ambientali e sanitari. Il Gruppo M5S all’Assemblea Legislativa dell’Umbria insieme ai Gruppi comunali di Terni, Narni, Amelia e al senatore Stefano Lucidi, hanno indetto una conferenza stampa per avanzare alcune proposte concrete per ridurre l’inquinamento in Umbria sottraendo strade e città al caos.
“Ci deve essere la volontà politica di accompagnarci verso il futuro- ha sostenuto il consigliere regionale Andrea Liberati – collegando la rete delle piattaforme logistiche umbre, ancora al palo dopo decenni di attesa, con la rete degli interporti italiani. Nel nostro caso la piattaforma Terni Narni con l’Interporto di Orte. Ad Orte bisogna portare le merci non le persone e da li devono viaggiare su rotaia. Questo permetterebbe di far entrare pochissimi tir in città rispetto alla situazione caotica attuale con una significativa riduzione degli impatti ambientali e sanitari nonché dell’incidentalità stradale”.
Liberati ritiene fondamentale un sopralluogo alla piastra logistica di Terni Narni, come richiesto dal gruppo consigliare per l’intero Consiglio comunale, in modo da verificare lo stato dei lavori.
“La piastra logistica è costato 20 milioni di euro – ha aggiunto – e sta ancora li con un binario morto, fine lavori mai. Con il centro merci di Orte bisognerà poi capire come utilizzare quell’hub secondario ternano mettendo intorno ad un tavolo tutti i soggetti interessati. La gestione pubblico-privata delle piattaforme logistiche umbre è il tema dei temi. Quindi anche l’Ast dovrebbe attivarsi in questo senso. La principale azienda umbra si vanta di portare il 30% delle proprie merci su ferrovia, ma che tipo di ferrovia è quella che fa su e giù dallo stabilimento alla stazione? È un trenino diesel, dopo 130 anni non c’è ancora la linea aerea elettrica. Occorre fare degli investimenti che al momento non esistono”.
Con buona volontà e concretezza amministrativa da parte di Regione, Comuni ed imprese – hanno concluso gli esponenti pentastellati – è possibile anche in Umbria un deciso passo avanti sulle politiche trasportistiche industriali-commerciali.