Ha suscitato tantissimi commenti la decisione del Tribunale di Terni di rimettere subito in libertà il cittadino di origini albanesi che lunedì sera ha sparato due colpi in aria , nei pressi di un bar , a Borgo Bovio.
QUI LA NOTIZIA
https://terninrete.it/Notizie-di-Terni/lite-borgo-bovio-libero-il-46enne-albanese-che-ha-sparato-430185
Sulla pagina Facebook di Terni in Rete ci sono stati commenti molto negativi che vanno da un “secondo voi è normale sparare in città” a “questo rito abbreviato è uno schifo”. Tanto per citarne due. Ce ne sono altri molto più pesanti.
Abbiamo chiesto all’avvocato Francesco Mattiangeli che ha difeso l’imputato, di spiegare perché si è arrivati alla decisione di rimettere in libertà il suo assistito.
FRANCESCO MATTIANGELI
“In ordine al clamore mediatico suscitato dall’applicazione della pena condizionalmente sospesa di anni 1 e mesi 2 di reclusione al cittadino albanese arrestato lunedì sera intendevo fare alcune precisazioni. Il mio assistito era imputato di detenzione e porto , in luogo pubblico, di arma clandestina e di aver partecipato ad una rissa.
La pena prevista nel minimo, per l’arma, ex articolo 23 legge armi, è di 2 anni mentre per la rissa, qualora non aggravata, c’è solo una pena pecuniaria.
Nell’accordo raggiunto con il Pubblico Ministero con la richiesta di patteggiamento ( che, come noto, consente come per l’abbreviato la riduzione di un terzo della pena) che comprendeva anche la concessione delle attenuanti generiche (che riducono fino a un ulteriore terzo) si è giunti poi alla pena applicata dal Tribunale, pena poi condizionalmente sospesa, stante l’incensuratezza dell’imputato.
Dapprima, poi, all’esito dell’udienza di convalida dell’arresto, gli erano stati concessi gli arresti domiciliari in applicazione anche delle recenti modifiche legislative cui alla L47/15 che stabilisce la custodia in carcere solo quando la pena presumibile da irrogare è superiore ai 3 anni.
Il Tribunale , nel caso di specie, non ha fatto altro che applicare la legge. Aggiungo che il diritto alla difesa è un diritto costituzionalmente garantito a tutti i cittadini, anche ai non abbienti”.