ORE 15.00
Non bisognava essere indovini per capire che la riunione al Ministero per parlare della Elettrocarbonium non avrebbe portato alcun risultato. E così è stato anche per la mancata presenza dell’ad della Elettro, Michele Monachino e del liquidatore di Sgl Italia, Marco Petrucci.
Però se si scava a fondo si vede che la speranza di far funzionare quello stabilimento è smetterla con gli elettrodi e pensare ad una produzione diversa: sarà in grado Monachino di inserire il turbo e ripartire magari verso altri lidi che non siano quelli dei prodotti da acciaieria? D’altra parte anche la Sgl Carbon sta smettendo le produzioni segno che i problemi su quel mercato ve ne sono più di quelli che avevano lasciato intendere i “consigliori” di Monachino. Non si prospettano giornate tranquille per mi dipendenti che non prendono né tredicesima e nemmeno gli ultimi tre mesi anche se c’è stata la mobilitazione dell’ufficio personale a pagare. Ma fino che i soldi non sono in mano loro, i lavoratori ci credono poco.
Anche le risoluzioni che potranno venire dall’Assemblea sono spuntatissime: niente sciopero perché non c’è produzione, niente lotta contro la proprietà perché proprio non è chiaro chi sia. Non rimane che attendere e macerarsi in una attesa complicata. Comunque è iniziata la corsa, tipica degli italiani, al “colpevole”, alla ricerca dei responsabile di un affidamento che sempre più sembra essere stato una leggerezza.
MATTINA Niente caldaie di preriscaldo funzionanti e niente forni accesi alla Elettrocarbonium.
E questo è stato il primo colpo della giornata. Intanto la delegazione per l’incontro alle undici al Ministero della Industria è partito e si aspettano le sue conclusioni, soprattutto la speranza di una soluzione vera. Il liquidatore della Sgl Carbon Italia Marco Petrucci non sarà presente alla riunione ed ha giustificato il suo atteggiamento con una lettera inviata alla Regione ed al Ministero. Intanto alla Elettrocarbonium la società ha comunicato che sta per pagare gli stipendi arretrati anche se materialmente il pagamento non è avvenuto.
Viene anche ribadita la tendenza che solo il successo ha tanti padri. La sconfitta invece… Marco Petrucci, il liquidatore, ha fatto conoscere che nella scelta dell’acquirente, la scelta di Michele Monachino, non ha messo bocca mentre hanno spinto per la soluzione “Morex” sia il Ministero che la Regione, come dire di chiamarsi fuori da qualsiasi soluzione non positiva.
POMERIGGIO
Al termine dell’incontro odierno al Mise le organizzazioni sindacali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, nazionali e territoriali, insieme alla Rsu Elettrocarbonium, hanno deciso la sospensione dello sciopero in corso. Pertanto da lunedì i lavoratori riprenderanno l’attività lavorativa. In attesa del pagamento delle spettanze, la prossima settimana, in base all’evolversi della situazione, verranno prese ulteriori decisioni sul prosieguo della vertenza.
IL COMUNICATO SINDACALE
“Oggi, venerdì 4 marzo 2016 , si è svolto il previsto incontro convocato presso il Ministero dello Sviluppo economico per esaminare la grave situazione che si è determinata alla SGL (oggi Elettrocarbonium) di Narni. All’incontro erano presenti, oltre ai rappresentanti del ministero dello Sviluppo economico, la Regione Umbria con la presidente Catiuscia Marini e l’assessore alle attività produttive, Fabio Paparelli, il sindaco di Narni, Francesco De Rebotti, le Organizzazioni sindacali nazionali e territoriali insieme alle Rsu.
L’assenza di Sgl in liquidazione e di Elettrocarbonium è stata fortemente criticata da tutti i presenti, giudicando poco responsabile tale comportamento in un momento tanto grave per il destino dei lavoratori e delle loro famiglie.
Alla luce di quanto sta accadendo e soprattutto del rischio che parecchie decine di lavoratori perdano il lavoro, le Istituzioni e le Organizzazioni sindacali hanno condiviso quanto segue:
1) Non c’è più tempo per assistere a schermaglie tra le due Aziende. Una soluzione deve essere trovata entro pochi giorni, augurandosi che sia possibile la continuità produttiva. Le Istituzioni interverranno a tal proposito, per garantire la continuità ed il ripristino di servizi che potrebbero compromettere la ripresa produttiva.
2) Qualora entro il prossimo 11 marzo non sarà trovata una soluzione di continuità produttiva, verrà convocato sollecitamente, presso il Mise, il confronto con Sgl (Casa Madre) e Sgl in liquidazione che sono responsabili della dismissione produttiva e proprietari degli impianti e degli immobili.
3) Obiettivo di tutti resta ora non solo la ripresa produttiva con gli imprenditori oggi presenti e/o con altri che eventualmente si manifesteranno, ma soprattutto la possibilità di avere una concreta prospettiva di lavoro. Le Istituzioni restano impegnate per favorire ogni positiva ed utile soluzione che risponda ai due obiettivi suddetti. In questo quadro confermano tutti gli impegni già assunti e tutto il sostegno possibile alla ripresa produttiva.
4) I soggetti scriventi chiedono infine alla società Elettrocarbonium l’impegno a riconoscere gli emolumenti pendenti nei confronti dei dipendenti”.