1) In breve proposte per lo sviluppo della Regione Umbria in tutte le sue peculiarità territoriali
-In questi anni molto è già stato fatto per lo sviluppo della regione Umbria a partire dalle infrastrutture con il rilancio dell’aeroporto, che nel 2023 è arrivato a oltre 500mila passeggeri (secondo aeroporto in Europa per crescita) e che si intende raddoppiare e anche i lavori sulle principali infrastrutture viarie e ferroviarie. Ricordiamo la 3 Valli, la E78 Grosseto Fano, la FCU che sarà a breve completata e rappresenterà la dorsale che da Terni arriva fino a Sansepolcro passando per Perugia e Città di Castello e per l’Umbria Sud, non dimenticando li Frecciarossa da Orte che porta a Milano in tre ore. Altro strumento di sviluppo è stata l’intensa campagna di promozione turistica messa in campo, che ha portato all’identificazione di un brand Umbria Cuore verde d’Italia, che ha reso la nostra regione riconoscibile in Europa e nel mondo. Le presenze da record del 2023 testimoniano l’ottimo lavoro fatto da questo punto di vista. Per non parlare del convinto sostegno alle imprese con oltre 250 milioni di euro, attraverso misure specifiche per l’internazionalizzazione, la digitalizzazione, l’innovazione, la sostenibilità, ma anche la formazione delle nostre imprese, micro, piccole e medie, la semplificazione e l’accesso al credito, altro tema fondamentale su cui abbiamo agito per favorire gli investimenti. Dobbiamo portare avanti questo percorso per consolidare i risultati raggiunti e portare avanti lo sviluppo avviato, tenendo conto che la regione è tornata in “moto”, grazie a tutto questo. Anche in tema di sanità sono stati fatti passi avanti: liste d’attesa dimezzate (da 82mila a 44mila), raddoppiati i pronto soccorso di Perugia e Terni, ripresi i concorsi per anni bloccati, elaborati progetti per nuovi ospedali come quello di Terni (128 milioni di euro stanziati + certezza di ulteriori 180 milioni di stanziamento imminenti dal governo) e Narni Amelia (40 milioni di euro stanziati – avvio lavori 2026). Stiamo lavorando per realizzare la sanità territoriale che non era mai stata presa in considerazione, abbiamo messo a disposizione l’elisoccorso regionale, che significa maggiore efficacia dell’intervento con minori costi. Considerevoli gli investimenti in sanità pubblica:
circa 170 milioni di investimenti realizzati ed in corso oltre ai 100 milioni del PNNR salute
In Umbria l’88,5% di posti letto sono pubblici (una tra le % più alte d’Italia) e il “privato” viene utilizzato per abbattere le liste d’attesa con convenzioni ad hoc che non gravano assolutamente sui cittadini . Inoltre è stato riportato in “maggioranza pubblica” l’Istituto clinico Tiberino, il più grande centro di riabilitazione regionale ed eccellenza a livello nazionale.
2)Una ricetta per rivitalizzare i centri cittadini nell’ottica di città dinamiche
-Stiamo creando le condizioni abilitanti per far tornare i centri storici a vivere e ad essere punti focali, attraverso il turismo, gli eventi identitari che contraddistinguono e valorizzano ogni singola città e borgo. A sostegno di ciò è in corso di approvazione in Consiglio Regionale il disegno di legge, che istituisce i cosiddetti “distretti del commercio”, integrando commercio e artigianato nelle strategie di promozione turistica. Ciò contribuirà a dare grande slancio ai comparti e quindi anche ai centri storici. Altro strumento che stiamo fortemente implementando sono i trasporti, con un nuovo modello di mobilità sostenibile ed efficiente per il decennio 2024-2034, che interesserà la Regione nella sua territorialità.
3) Piano regionale non autosufficienza: perché l’Umbria continua a negare l’assegno di cura/sollievo per le famiglie di disabili
-La Regione a guida Tesei ha portato al massimo economico storico il fondo PRINA a servizio della non autosufficienza, e a livello nazionale è talmente considerata per le sue politiche a favore della disabilità che è stata scelta come sede per il G7 internazionale sulla disabilità. L’Umbria ha scelto, in accordo con la stragrande parte delle associazioni di categoria e delle famiglie che rappresentano i disabili.