La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein arriva a Terni con un’ora abbondante di ritardo rispetto all’orario previsto. Piove a dirotto su Terni e il suo ritardo, in qualche modo, aiuta gli organizzatori dell’iniziativa elettorale che possono traslocare a palazzo Gazzoli l’evento. Ma c’è un problema, la gente è tanta e la sala del Gazzoli non può contenerla tutta, non è proprio cosa. La Schlein, in ritardo, decide di annullare il punto stampa ma, proprio per soddisfare tutte le persone che in sala non potranno entrare, decide di tenere un breve comizio, riparatorio, di meno di 10 minuti. Così che anche gli operatori dell’informazione possono prendere qualche appunto.
“Sono felice e grata di questa partecipazione – dice la Schlein – e sono onorata di essere riuscita a venire anche a Terni e sono molto felice di essere qui al fianco del nostro candidato il professor Kenny, siamo qui – ha aggiunto la segretaria del Pd – per darti il nostro supporto per costruire un futuro migliore per questa comunità che lo merita”.
La Schlein ha ricordato di aver seguito la vertenza Ast e ha ribadito un concetto chiaro: “noi siamo per aumentare i salari, ridurre il lavoro precario, limitare i contratti a termine e per un salario minimo perché c’è troppo lavoro povero”.
L’AUSPICIO
“Siamo convinti che anche qui possiamo vincere se tutti voi ci date una mano, sono convinta – ha aggiunto – che il ballottaggio è alla portata e che poi possiamo vincere per Terni”.
Ad attenderla c’è un migliaio di persone, la sala è stracolma, non si passa. La gente è sulle scale e sul lungo corridoio, tanti se ne vanno. Non serve nemmeno l’ombrello, la pioggia è cessata. L’ultima beffa della serata dell’orgoglio Pd.