Che c’entra la laurea in giurisprudenza con la direzione urbanistica o il patrimonio? E’ quello che si domanda il consigliere del comune di Terni Emanuele Fiorini che vorrebbe anche conoscere i criteri attraverso i quali è stata composta la commissione esaminatrice. Fiorini arriva a chiedere il ritiro del bando pubblicato dal Comune di Terni. Sottolinea anche il fatto che – a suo giudizio – non è questo il cambiamento di cui ha bisogno la città.
“Con determina dirigenziale n. 772 del 4 marzo scorso, il Comune di Terni ha indetto un unico concorso, per titoli ed esami, per assumere due dirigenti a tempo indeterminato. Uno per la Direzione urbanistica, edilizia privata e ambiente e l’altro per la Direzione manutenzioni e patrimonio. Questo bando va immediatamente revocato – scrive Emanuele Fiorini.
Tanto per iniziare – aggiunge l’ex mister preferenze della Lega – le due figure dirigenziali richieste non sembrerebbero comparire nemmeno all’interno della pianta organica del Comune di Terni. Ma ci sono anche altre stranezze. Ad esempio che, per ricoprire quei ruoli, accanto alle lauree richieste di ingegneria e architettura compaia anche quella in giurisprudenza, che poco sembrerebbe azzeccarci. Quale fattore, presumo chiave, è alla base di questa scelta? E perché per ricoprire il ruolo di dirigente alla Direzione urbanistica, edilizia privata e ambiente servirebbe aver conseguito una laurea in giurisprudenza?
Inoltre per il ruolo di ingegnere non viene richiesta l’abilitazione. Come mai? Su quali elementi si sono basati, in Comune, per non richiedere il titolo abilitativo all’ingegnere che stanno ricercando per affidargli un posto pubblico? Il possesso dell’abilitazione professionale è fondamentale ai fini dello svolgimento dei compiti dirigenziali, di ambito tecnico, posti a concorso che implicano obbiettivi e funzioni di esame, valutazioni, verifiche e parere sui progetti.
Appare poi dubbia la legittimità di bandire un unico concorso per due dirigenti – con professionalità differenti e chiamati a dirigere direzioni con compiti diversi – con un’unica commissione esaminatrice: vorrei quindi capire sulla base di quali criteri è stata individuata la commissione esaminatrice del concorso in questione.
Quando ho sostenuto la candidatura del mio amico Leonardo Latini a sindaco del Comune di Terni – conclude Fiorini – ero sicuro che avremmo vinto per cambiare in meglio questa città e continuo a crederlo, confidando in comportamenti più virtuosi rispetto a quelli messi in atto dalle passate giunte di sinistra. Siamo partiti con la sacrosanta intenzione di cambiare tutto e non possiamo rischiare di non cambiare niente, mentre Terni continua ad avere un disperato bisogno di cambiamento”.