Il Consigliere Comunale di Terni, Emanuele Fiorini di Forza Centro, nella seduta del Consiglio comunale di lunedì, ha presentato un atto di indirizzo al Sindaco in quanto autorità sanitaria locale affinché si attivi celermente presso le competenti autorità al fine di tutelare l’ospedale di Terni con il il ripristino dell’operatività e della dotazione organica degli Ospedali di Narni e Amelia.
Con comunicazione di servizio del 6 novembre scorso, come si sa, il Commissario straordinario Massimo De Fino ha disposto, a partire dal 7 novembre, la sospensione di tutte le attività anestesiologiche e di sala operatoria del presidio di Narni ed Amelia fino a nuova comunicazione e l’assegnazione temporanea di tutto il personale lì in servizio, dagli specialisti anestesisti al personale infermieristico di sala operatoria, alla Direzione Sanitaria di Spoleto.
“È incomprensibile – sostiene Fiorini – che entrambi gli ospedali siano stati declassati a RSA, quando si dovrebbero supportare gli anziani nelle proprie case, potenziando il servizio domiciliare, considerando che i dati indicano queste Residenze Sanitarie Assistenziali come bombe ad orologeria.
Tenuto conto dell’art. 32 della Costituzione che qualifica la salute come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività, l’intervento realizzato dal commissario Massimo De Fino sugli ospedali di Narni e Amelia rischia di avere ripercussioni negative anche sull’ospedale ternano che è allo stremo, oberato di lavoro e pertanto impossibilitato a gestire l’ulteriore flusso proveniente dal narnese-amerino oltre a quello della Valnerina di cui già si è fatto carico a seguito della trasformazione dell’Ospedale di Spoleto in centro-Covid.
L’Ospedale ternano e i sanitari che ogni giorno mettono a rischio la propria salute – sottolinea Fiorini – non possono pagare le inefficienze di questa amministrazione regionale che, pur avendo avuto più di tre mesi di tempo per provvedere a fare i concorsi per l’assunzione del personale sanitario, ha pensato bene alle stabilizzazioni di Dirigenti con procedure non legittime.
L’amministrazione regionale oggi si vanta del piano di salvaguardia per il coronavirus, quando avrebbe dovuto avere un piano pandemico che non ha mai pensato di fare, infatti tale obbligo sussiste in capo anche alle regioni, ognuna delle quali ha un proprio rappresentante che avrebbe dovuto quantificare i fabbisogni, capire quali ospedali destinare alle pandemie, quali reparti, formare gli infermieri, fare scorte di mascherine e comunicare i dati al Governo centrale.
Quanto ai 25 milioni di euro inviati dal Governo alla Regione Umbria per la sanità, sarebbe giusto capire che fine hanno fatto, così come l’ospedale da campo da 3 milioni di euro che ancora oggi deve essere montato. Infatti se non era per l’esercito e per la Croce Rossa Italiana, che ne hanno impiantati due, uno a Terni e uno a Perugia, campa cavallo che l’erba cresce!
Chi pagherà per tutti questi errori ed inefficienze? Certo – conclude il consigliere Fiorini – oggi non possono pagare i cittadini amerini, narnesi e ternani! Si ripristinino i due ospedali , anche perché è paradossale avere due ospedali da campo e avere quelli di Narni e Amelia depotenziati”.