L’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Terni ,Enrico Melasecche, è polemico con il “Popolo delle biciclette” che ieri ha organizzato un flash mob sotto Palazzo Spada.
L’assessore ha pubblicato un post sulla pagina facebook di Terni in Rete in cui accusa il “PDB” di aver taciuto fino ad ora di essere (almeno molto di loro) fiancheggiatori del passato “regime negazionista ambientale che ha portato il Comune al dissesto.”
Secondo Melasecche il PDB non è credibile, difende interessi di parte e alimenta odio sui social.
IL POST EI ENRICO MELASECCHE
Se il c.d. popolo delle biciclette avesse realmente l’intento di promuovere l’uso della bici al posto delle auto verrebbe accolto a braccia aperte da tutti, a cominciare dal sottoscritto. La realtà è che quando imperava a Palazzo Spada il “negazionismo ambientale”, questo posso certificarlo senza tema di essere smentito, tutti tacevano. Molti erano e sono fiancheggiatori del regime che ha portato la città al dissesto finanziario e al disastro generale, compreso quello della macchina comunale. Svegliarsi oggi per difendere interessi politici, ma non solo, di parte non dà credibilità soprattutto quando alcuni degli animatori sono gli stessi che alimentano i social con una campagna di odio nei confronti di chi sta amministrando da pochi mesi la città in mezzo a difficoltà enormi. Terni è piccola. Ci conosciamo tutti o quasi e per quello che mi riguarda ben vengano operazioni di sensibilizzazione e di cambio di cultura ma se fatte a senso unico solo per creare problemi a chi sta facendo il doppio salto mortale sono destinate a fallire. I ternani saranno pure brave persone ma non sono fessi e certe manovre puzzano di politica partitica a km di distanza. Tanto per essere chiari le Valentina tanto strombazzate qualche anno fa giacciono, molte arrugginite, in un deposito del Comune mentre noi stiamo facendo i salti mortali per realizzare nuove piste ciclabili e realizzare finalmente una rete sia in città che di collegamento verso Narni e la Cascata. Il lavoro è enorme ma sono fiducioso e la differenza si vedrà tutta entro qualche mese. Chi ha voglia di manifestare lo faccia in assoluta libertà, ci mancherebbe altro, ma non strumetalizziamo volgarmente il popolo delle bici con intenti politici perchè le bugie hanno le gambe corte ed i tumori odierni sono il frutto di decenni di governi ammiccanti o conniventi con chi inquinava.