“Un Natale nel segno della sicurezza, nel pieno rispetto delle regole anti-covid, senza calca ma con un decremento delle vendite”.
Traccia un primo bilancio dell’andamento degli acquisti pre-natalizi, Enrico Sergnese, titolare dell’omonima catena di profumerie, 4 negozi nel centro di Terni e uno in un centro commerciale a Borgo Rivo.
Profumerie che, grazie alla deroga concessa, potranno restare aperte, nonostante la zona rossa, anche la vigilia di Natale.
E in tempi di coronavirus anche la profumeria si è organizzata per la consegna a domicilio, proprio per facilitare gli acquisti alla clientela più timorosa di avere un contatto con le persone o impossibilitata a uscire. “Tramite il nostro sito shop.sergnese.it o anche attraverso un numero whats app che si trova direttamente sul sito i clienti possono fare gli ordini e ricevere i prodotti direttamente a casa, in tutta sicurezza. Abbiamo iniziato quando è scoppiata la pandemia ma eravamo già organizzati visto che distribuiamo i prodotti in tutta Italia e in tutta Europa. C’è un call center che lavora direttamente allo scopo. In 24 ore siamo nelle case dei clienti e all’occorrenza c’è una persona per una consegna rapida, ancora più veloce”.
Sul futuro Sergnese vede grigio: “molto aziende per andare avanti hanno dovuto dar fondo ai propri risparmi e se non c’è un aiuto da parte dello Stato più di tanto non si potrà fare. Nel periodo in cui l’Umbria è diventata arancione – aggiunge Sergnese – sono stati chiusi i bar e i ristoranti ai quali qualcosa è stato dato. Noi siamo stati considerati fortunati perché siamo potuti restare aperti, in realtà è stato un lockdown light dove c’è stata una caduta libera degli incassi perché non abbiamo incassato niente e abbiamo dovuto sobbarcarci soltanto i costi fissi senza aver alcun tipo di supporto. Per ripartire ci vuole energia, non solo fisica anche economica, speriamo che chi è sopra di noi capisca questo, diversamente dopo il 31 marzo, quando scade il divieto di licenziare, la vedo un po’ grigia, vedremo delle situazioni che potrebbero essere imbarazzanti”.