“La prescrizione e’ una vera e propria beffa”. In una conferenza stampa organizzata in Senato il coordinamento nazionale “Noi non dimentichiamo”, presieduto da Gloria Puccetti, che riunisce le associazioni dei familiari delle vittime dei principali disastri colposi verificatisi in Italia, chiede a gran voce che la norma Bonafede entri in vigore, e che si introducano successivamente dei correttivi per garantire processi celeri. In particolare chiedono l’interruzione dei termini di prescrizione per i disastri colposi e i reati ambientali.
Presenti nell’aula Nassirya di Palazzo Madama: il comitato Matteo Valenti di Viareggio; UNAVI; vittime del crollo della scuola San Giuliano di Puglia; Legami d’acciaio, famigliari vittime AST di Torino; Associazione famigliari vittime Moby Prince; Comitato famigliari vittime crollo casa dello studente dell’Aquila; Il mondo che vorrei di Viareggio; Associazione vittime Salvemini: Associazione 309 martiri dell’Aquila; Comitato vittime Ponte Morandi di Genova; Associazione Ilva di Taranto; Comitato vittime di Rigopiano.
“La prescrizione è una sorte davvero inaccettabile per i familiari delle vittime perché prima lo Stato non è riuscito a prevenire queste tragedie e poi durante il processo non riesce ad arrivare a sentenza”, ha dichiarato all’agenzia di stampa DIRE Claudio Di Ruzza, il pm che seguì il processo per il crollo di San Giuliano di Puglia.
I familiari delle vittime “vogliono conoscere la verità. Sapere perché si sono verificate quelle tragedie . Vogliono che si pervenga a una decisione di merito, non meramente formale”. Per questo ritengono che la norma Bonafede sia “determinante, perché una volta iniziata l’azione penale deve arrivare a sentenza”, dice Claudio Di Ruzza.
“La verità non si cancella con un colpo di spugna”, aggiunge all’agenzia DIRE Marco Piagentini, vittima lui stesso e rappresentante delle vittime della strage di Viareggio. “Nel nostro caso si è detto che l’incendio colposo è stato prescritto. Quale verità ho avuto io che ho il 90% di ustioni sulla mia pelle?”.
Alla conferenza stampa hanno partecipato tra gli altri i rappresentanti delle associazioni vittime del crollo del Ponte Morandi. “Chi non vuole la verità ha qualcosa da nascondere”, dice Egle Possenti.
Antonio Morelli, dell’associazione di San Giuliano, osserva tra le lacrime: “A Natale attorno al nostro tavolo mancherà per sempre un posto. L’ergastolo è il nostro, di noi famigliari delle vittime. Fateci un regalo: il dono di una legge”.
In senato questa mattina era presente anche l’avvocato Massimo Proietti in rappresentanza della Presidente di UNAVI, Paola Radaelli. Il legale ternano ha assistito anche il Comitato Ponte Morandi di Genova.