“Si sono verificate scene che non sono consone all’istituzione, scene che non sono rispettose dei cittadini. Ritengo che un sindaco debba essere una figura he sia di esempio per tutti i cittadini, anche se avesse ricevuto delle provocazioni m la reazione non deve essere assolutamente questa. Mi sono permesso nel mio intervento in aula di dire al sindaco che lui è il primo cittadino e che deve essere l’esempio dell’istituzione che guida a tutti i cittadini e che la sua reazione, anche provocato, deve essere consona all’istituzione”.
Lo ha detto il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Spada, Francesco Ferranti, in merito allo sfiorato corpo a corpo di questa mattina fra il sindaco di Terni Stefano Bandecchi e i consiglieri di Fratelli d’Italia Marco Cecconi e Orlando Masselli. Il sindaco, come si sa, ha abbandonato la sua posizione per dirigersi minaccioso verso i banchi occupati dai consiglieri di Fratelli d’Italia, a stento trattenuto dagli agenti della polizia locale presenti nell’aula del consiglio comunale.
Alternativa Popolare, il partito politico di Bandecchi è iscritto al Partito Popolare Europeo come Forza Italia. “Quello che mi sento di dire – afferma Ferranti – è che i valori del PPE non vengono rappresentati da comportamenti di questo genere”.
Ferranti ha poi ribadito che “il giudizio espresso dal popolo sia supremo, sia un giudizio democratico” per poi incalzare il sindaco sui problemi che affliggono la città “ce ne sono molti, dall’esigenza di rilanciare economicamente questo territorio , all’esigenza occupazionale, al rilancio del polo chimico, al decoro urbano. Su questo – insiste Ferranti – bisogna concentrarsi attraverso un dialogo produttivo tra forze di maggioranza e minoranza. Il sindaco deve essere il terminale di questo lavoro comune nell’interesse dei cittadini e determinate scene non possono verificarsi”.
“Di emergenza democratica – ha aggiunto poi Ferranti – se ne parla quando viene detto che qualora il confronto politico non sia nella stessa direzione di chi ha la maggioranza finisce a schiaffi. Se si arriva a questo tipo di esternazioni chiaramente c’è un problema di democrazia”.