In attesa che il consiglio comunale di avvio alla sua attività e si insedino le commissioni, il capogruppo del Partito Democratico a Palazzo Spada, Francesco Filipponi, ha presentato un atto di indirizzo sul secondo sito industriale cittadino, la ex Fabbrica d’armi, il Polo di Mantenimento Armi Leggere.
Filipponi chiede alla giunta di impegnarsi, tra le altre cose, affinché sia salvaguardato l’organico e sia anche assicurato il ricambio del personale.
Questo l’atto presentato da Filipponi
PREMESSO
Che le competenze principali del Polo sono: il mantenimento delle armi leggere, l’allestimento di ricambi e strumenti verificatori, l’approvvigionamento e il rifornimento di materiali e ricambi per la manutenzione delle armi.
Che tutte queste attività sono strettamente connesse all’impiego dei Reparti sia in patria sia Fuori Area.
Che i compiti del Polo sono indicati in particolare nel Decreto Interministeriale del 18 novembre 2009.
Che le ATTIVITÁ sono:
Mantenimento
É la missione principale del Polo di Terni che, grazie alle potenzialità di lavorazione, svolge attività di mantenimento delle armi leggere dell’Esercito oltre che di altre FF.AA e Corpi Armati dello Stato.
Allestimento
Gli allestimenti rappresentano un’area notevole e riguardano principalmente la realizzazione di: Strumenti verificatori; Interfacce per l’impiego veicolare delle armi, Interfacce arma-velivolo/natante, Parti di ricambio.
Rifornimento
Il Polo è il Centro Nazionale per il rifornimento ai Reparti di F.A. di parti di ricambio e materie prime necessari per la manutenzione delle armi. La gestione dei materiali e ricambi viene ottimizzata attraverso il magazzino automatizzato centralizzato che serve tutta la F.A.
CONSIDERATO
Che L’eccellente livello professionale acquisito negli anni non potrà essere trasmesso ai giovani per il blocco delle assunzioni. La situazione attuale, infatti, presenta carenze di organici in tutti i livelli e profili professionali, in particolare in quelli tecnici e direttivi. Inoltre, a causa dell’età avanzata, una parte rilevante del personale appartenente ai profili tecnici non sarà più completamente idonea allo stesso profilo, per età avanzata e prescrizioni di ordine medico che ne limitano l’operatività.
Che Il costo orario del Polo è inferiore a quello dell’industria privata operante nello stesso settore e, negli ultimi anni, ha garantito, ad esempio alle forze armate, un risparmio per l’internalizzazione delle lavorazioni sulla mitragliera da 25mm. tale da giustificare da solo l’esistenza dell’ente.
Che Il Polo revisiona e gestisce armi provenienti da diverse ditte dislocate in vari paesi europei.
È bene precisare al riguardo che non esiste alcuna altra azienda, pubblica o privata, nel nostro paese, che possa svolgere analoghe funzioni, anche in relazione alle problematiche inerenti la concorrenza e la cessione di know how da parte delle aziende produttrici.
TENUTO CONTO
Dell’impianto della proposta di riorganizzazione della dotazione organica, redatto in seguito ad incontri tenuti tra le organizzazioni sindacali, il Ministero della Difesa e lo Stato Maggiore dell’esercito, il quale modifica in aumento di 15 unità con profilo tecnico nella II area, la precedente proposta formulata in data 20 maggio 2014.
Che l’impianto della proposta di riorganizzazione a 478 posizioni per i dipendenti civili, pur lasciando comunque ancora aperte questioni importanti, previste nei Decreti legislativi di attuazione della riforma dello strumento militare (distinzione dei compiti tra civili e militari, reinternalizzazione dei servizi, ecc.), sembra in parte venire incontro alle rivendicazioni manifestate più volte dalle organizzazioni sindacali e dai lavoratori del Polo. Inoltre che in seguito a numerosi incontri tra le Istituzioni locali e il Ministero della Difesa è stato bandito un concorso per 6 profili tecnici, il quale deve ancora svolgersi, e che è stata assunta una ulteriore unità di personale proveniente da vecchie graduatorie.
Che il Ministero della Difesa, aveva anche garantito l’impegno di investire sulla formazione per nuovo personale presso la stabilimento di Terni.
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
Per i motivi sopra descritti, anche nell’ottica di una ottimizzazione delle spese pubbliche in tale contesto, a chiedere (attraverso anche incontri che possono avvenire nell’ambito dei lavori delle commissioni consigliari) di concerto con i parlamentari umbri, al Ministero della Difesa, di salvaguardare l’attuale organico e di promuovere un ricambio di personale da convogliare nel ciclo produttivo del Polo, assicurando, così, oltre alla sicurezza dei nostri militari, anche una opportunità di lavoro qualificato per le generazioni più giovani.
A chiedere che venga concessa la possibilità di trasmissione di know how tramite esperienze di formazione, permettendo la realizzazione di una specificità all’interno del Polo.
Inoltre a chiedere, al fine di poter considerare accettabile la proposta ultima di dotazione organica, il rispetto di due condizioni ritenute fondamentali:
1) Impegno ad inserire progressivamente le posizioni organiche del personale della I Area (già compreso nella proposta di SME), contestualmente al loro collocamento a riposo, nella II Area.
2) Garanzia che la pianta organica del Polo non sia più oggetto di riordino in senso riduttivo fino al completamento del processo di riconfigurazione dello strumento militare (2024), non potendo più, in caso contrario, essere assicurato lo svolgimento della propria mission.
A chiedere l’apertura di una fase di pianificazione (considerando anche in parte l’attuale concorso bandito) delle assunzioni di personale civile (in particolare nella II area con profili tecnici) volta ad interrompere il blocco del turn over, senza la quale è impossibile parlare di concetti quali efficacia ed efficienza degli Enti dell’Area Logistica dell’Esercito e della loro strategicità.
A chiedere la costituzione di un tavolo tecnico al quale potranno partecipare Comune di Terni, Regione Umbria, Ministero della Difesa, Direzione dell’ente e forze sindacali.