“Il nostro impegno è per la pace, contro la guerra, è per dire basta al genocidio dei palestinesi, per dire no alla corsa agli armamenti, continuiamo ad armarci sempre di più e continuano ad aumentare i conflitti, non c’è nessuna correlazione tra corsa agli armamenti, deterrenza e pace, anzi è esattamente il contrario. Vogliamo che risorse vengano investite per allargare la sfera dei diritti, ricostruire la sanità pubblica, l’istruzione pubblica”.
Lo ha detto il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, che ha parlato con i giornalisti prima che si svolgesse la direzione nazionale del partito , a Terni, in vista della Marcia della Pace Perugia-Assisi, alla quale parteciperà domani.
Quanto all’accordo di pace raggiunto su Gaza, Fratoianni ha detto: “Tutto quello che ferma lo sterminio dei palestinesi è benvenuto e va colto con gioia. Pensiamo – ha aggiunto – che quel piano sottoscritto non sia sufficiente a garantire la pace. La pace ha bisogno innanzitutto dei palestinesi, del loro protagonismo , ha bisogno di uno stato palestinese che deve essere riconosciuto, anzitutto dal nostro governo. Ha bisogno della fine dell’occupazione in Cisgiordania”.
Sulla presidente del consiglio Giorgia Meloni che ieri ha definito la sinistra italiana “più fondamentalista di Hamas”, Fratoianni ha affermato: “ha perso ogni freno inibitore, gli è scappata la frizione, lei in questo modo tenta di cancellare il dibattito sui reali problemi degli italiani, è una scelta precisa che fa in campagna elettorale perché gli italiani non si concentrino sui problemi cui lei non è in grado di dare risposte”.
Sul mancato premio Nobel per la pace a Trump, il segretario di SI è lapidario: “sorvoliamo, per come è andata a finire (alla leader dell’opposizione venezuelana Machado, ndr) glielo potevano anche dare”.