Si torna a parlare dell’Alta Velocità e dei treni Freccia Rossa. Questa volta sono 4 consiglieri del Partito Democratico, Giacomo Leonelli, Andrea Smacchi, Carla Casciari e Marco Vinicio Guasticchi che annunciano la presentazione di una mozione per chiedere alla Giunta regionale “l’attivazione in tempi congrui del servizio sperimentale della corsa di Frecciarossa con arretramento della linea da Arezzo a Perugia”.
Insomma, non una grande iniziativa per l’intera regione Umbria.
“Sulle infrastrutture, l’Umbria si è divisa troppe volte, producendo tante parole, ma pochi fatti. Basta dunque dividersi sui ‘campanili’. L’ipotesi dell’arretramento del Frecciarossa da Arezzo a Perugia sembra essere ad oggi la più realizzabile nel breve periodo. Siamo consapevoli che non è esaustiva di tutte le esigenze di collegamento dell’Umbria, ma rappresenta comunque un punto di partenza che non preclude la possibilità di concretizzare le altre ipotesi in campo – scrivono i 4 consiglieri del PD”.
Di più: si chiede “la verifica da parte dell’assessorato regionale ai Trasporti dello stato di avanzamento del progetto della Stazione ad alta velocità Media Etruria con particolare riguardo alle effettive intenzione del Governo nazionale e della confinante Regione Toscana”, alla quale l’assessore Giuseppe Chianella ha risposto sottolineando l’importanza di intercettare l’alta velocità ‘nel punto più accessibile’, ossia “a ridosso del confine tra Toscana ed Umbria e ha affermato che contemporaneamente, ma non in alternativa, si stava valutando l’ipotesi di prolungare da Arezzo in Umbria il Freccia Rossa in transito ad Arezzo”.
Secondo i firmatari della mozione la trasformazione dell’Intercity Tacito, Terni-Milano, in Freccia Rossa, che sia in grado di collegare tutte le città dell’Umbria, è impraticabile.
A Leonelli, Casciari, Smacchi e Guasticchi risponde il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati.
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oggi (ieri per chi legge, n.d.r.) il PD in Regione presenta una mozione
in cui tiene ancora il punto sulla stazione MedioEtruria, ma vuole improvvisamente pure quel Freccia che fino a ieri considerava impossibile, limitandosi però a un timido arretramento su Perugia di quello stazionante ad Arezzo, quasi a non voler disturbare Trenitalia e la potente Toscana, alcuni sostenendo ancora l’inverosimile argomento che il resto della rete umbra non consentirebbe il passaggio del Freccia; altri dando peso alle recenti parole dell’assessore regionale ai Trasporti, il quale segnala che il binario unico sarebbe un ostacolo –altra affermazione assurda, come dimostrano i non pochi Freccia sui binari unici in giro per l’Italia- indicando questi pure una presunta e generica “impraticabilità tecnica” rispetto all’auspicabile sostituzione in Freccia dell’attuale Intercity ‘Tacito’ Terni-Milano: e con tali sproloqui siamo così alla fotocopia della fotocopia, al Bignami del Bignami dello sciocchezzaio ripetuto come Vangelo negli ultimi 20 anni da vari e avariati politici regionali e non solo – scrive Liberati.
Oltretutto si insiste con altri abbagli – aggiunge il consigliere M5S – asserendo che è impossibile far viaggiare un Freccia sulla Terni-Spoleto, quando il Freccia, oggi, da quelle parti, già passa da anni, col collegamento Ravenna-Ancona-Roma!
Quanto all’arretramento del Freccia fino a Perugia, il M5S si è già espresso univocamente, manifestando l’esigenza di coprire l’intera regione e dunque Assisi –con i suoi milioni di presenze turistiche- Foligno -hub ferroviario storico- Spoleto –Patrimonio Unesco- e Terni -per vocazione dirigenziale industriale: non esistono territori figli di un Dio Minore.
La mozione del PD – conclude Liberati – rappresenta pertanto una gaffe pericolosamente divisiva, allontanando ancor di più le diverse comunità umbre. Per questo motivo il M5S presenterà una proposta correttiva, così da esprimere un indirizzo trasportistico diverso, incoraggiando l’unità territoriale nel comfort, in sicurezza e velocità.”