L’alta velocità, il treno Frecciarossa , sono stati argomento di discussione in seno alla 1^ commissione consiliare dove è stato ascoltato l’assessore regionale ai trasporti, Giuseppe Chianella. Di recente il gruppo consiliare del Movimento 5 stelle aveva accusato Chianella di boicottare l’alta velocità a Terni
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https://terninrete.it/Notizie-di-Terni/terni-per-la-vicenda-frecciarossa-assurdit%C3%A0-mai-viste-499354
E l’assessore Chianella ha voluto subito rispondere a questa accusa: “Io non lavoro contro Terni e ho sempre lavorato per, perché sono un amministratore pubblico da grande tempo – ha assicurato”.
Poi, però, ha dovuto ammettere che con Trenitalia le difficoltà, per quanto riguarda l’alta velocità a Terni, sono tante. Adesso ci sarà un nuovo incontro con Trenitalia. “Verranno realizzati 12 treni nuovi e saranno messi in circolazione nel 2021-2022 con una velocità di fiancata di 200 km – ha detto Chianella – Questo è un risultato portato a casa nell’interesse dei pendolari. Il discorso dei Freccia esulano da questi ambiti. Noi facciamo quello che possiamo nella interlocuzione. Nel contratto abbiamo richiesto di valutare altre opzioni di Freccia. La questione di Orte, sulla quale più volte ho sollecitato Trenitalia, ci rispondono che un Frecciarossa che parte a Roma ed intercetta 400- 600 persone direttamente se esce ad Orte perde 25 minuti, il treno arriva a 250 km all’ora, e deve decelerare. Già nel momento in cui decelera perde tempo, arriva alla stazione, riparte sulla lenta e riprende a Orte nord. Così si perde l’utenza a Roma. La loro preoccupazione è che la concorrenza rubi il bacino insoddisfatto. Noi riteniamo che la popolazione del viterbese, Rieti e Terni, unita, raggiungerebbe circa 700/800 mila abitanti che potrebbero bilanciare la perdita dell’utenza di Roma. Perché non sosteniamo questa opzione? Trenitalia, però, su questo è molto ferma.”
“L’arretramento da Perugia – ha ribadito Chianella – non si può fare per un problema tecnico e prevedrebbe una partenza da Terni con un orario impossibile. Con un binario unico da Terni a Spoleto, con una pendenza sopra la norma , capita che slittino i tempi. C’è quindi un problema anche di orari. Io ho trattato prima con un altro governo. Ora sto trattando con questo. Sul contratto fatto c’è la possibilità di fare altri collegamenti direttamente da Terni. Al di là di questo noi torniamo alla carica. Quando ci diranno che c’è la fattibilità da parte di Trenitalia noi chiederemo il costo. La nostra disponibilità ed il nostro lavoro c’è sempre.”
Non sono di questo avviso i consiglieri grillini Braghiroli e Simonetti che hanno ribadito di volere la partenza del Frecciarossa da Terni.
Intervenendo nella discussione, il sindaco, Leonardo Latini, ha detto :” la nostra priorità è quella di avere collegamenti veloci nei confronti di Roma e di altri territori. La Regione dopo la deliberazione assunta e non attuata, ha valutato soluzioni alternative? Se vogliamo dotare Terni e ammodernarla e aprirci verso il nord e Milano, chiedo se si sia pensato ad una soluzione che possa partire da Terni, magari con un Freccia Argento, e magari passando per Chiusi, il che prevedrebbe il possibile finanziamento di tre regioni interessate e il coinvolgimento anche della Regione Toscana. Questa potrebbe essere una soluzione”.
Da segnalare anche l’intervento del consigliere regionale Marco Squarta di Fratelli d’Italia che apre un altro fronte, quello meridionale.
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Dopo il successo del Frecciarossa Perugia-Milano è necessario potenziare i collegamenti da Terni verso il Sud Italia mediante l’arretramento di un convoglio veloce da Roma – ha affermato Squarta – per un miglioramento dei servizi dalla città di San Valentino in direzione Lazio, Campania e Sicilia”.
“È una questione troppo importante – ha aggiunto Squarta – per i collegamenti ferroviari dell’Umbria, che grazie al treno Frecciarossa ha già ottenuto un importantissimo risultato contro l’isolamento ferroviario. Adesso è il momento di modificare i collegamenti veloci da Terni: attraverso l’arretramento di un treno veloce dalla Capitale a migliaia di umbri sarebbe consentito di raggiungere le regioni del Sud Italia in tempi assai più rapidi rispetto agli attuali. Ottenuto questo risultato – conclude – sarà indispensabile individuare soluzioni per migliorare i collegamenti tra il capoluogo di regione e Terni”.